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2/7 La «remontada» della Spagna/Le riforme (quando l’idea…

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    2/7 La «remontada» della Spagna/Le riforme (quando l’idea di cambiamento è già un risultato)

    Prima i governi socialisti e poi quelli conservatori, hanno realizzato in Spagna un sistema di regole che rende il mercato del lavoro molto flessibile. Il governo di Mariano Rajoy ha di fatto dimezzato i costi dei licenziamenti per le imprese in difficoltà economica in un mercato del lavoro nel quale non esiste l’articolo 18 e l’impresa anche dopo la decisione del giudice sul reintegro può sempre scegliere di licenziare pagando un indennizzo al dipendente. La riforma della contrattazione introdotta nel 2012 ha dato inoltre alle imprese la possibilità di derogare agli accordi nazionali o regionali di categoria per concentrarsi su intese a livello aziendale con maggiore flessibilità su orari e salari. Nell’industria automobilistica che vale il 10% del Pil e il 16% delle esportazioni, i grandi gruppi internazionali hanno rafforzato la loro capacità produttiva nel Paese, investendo negli ultimi due anni più di cinque miliardi di euro nei loro 17 stabilimenti. Anche grazie alle rassicurazioni del governo e al nuovo quadro normativo più favorevole ai produttori.

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