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Il Giappone stanzia nuovi aiuti alle isole del Pacifico

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Asia e Oceania

Il Giappone stanzia nuovi aiuti alle isole del Pacifico

TOKYO - Si è tenuto in Giappone, presso un villaggio in stile hawaiano nella provincia di Fukushima, il vertice di 16 Stati insulari del Pacifico. Il primo ministro Shinzo Abe ha promesso un pacchetto di nuovi aiuti per 55 miliardi di yen (quasi mezzo miliardo di dollari) in tre anni soprattutto per la prevenzione di disastri naturali e la lotta ai cambiamenti climatici. In cambio si aspetta collaborazione nella ricerca dei resti dei soldati giapponesi caduti nell'ultima guerra, una stabile gestione delle risorse ittiche e appoggi per il suo piano di riforma dell'Onu (secondo cui Tokyo dovrebbe ottenere un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza).

Al vertice hanno partecipato i leader di Fiji, Kiribati, isole Marshall, isole Cook, Micronesia, Nauru, Niue, Palau, Papua Nuova Guinea, Samoa, isole Salomone, Tonga, Tuvalu e Vanuatu, e ministri di Australia e Nuova Zelanda (ossia i 16 membri del Pacific Islands Forum).

Il Giappone ha ottenuto che il comunicato finale sottolineasse l'importanza del preservare l'ordine marittimo secondo il diritto internazionale, in un momento in cui la Cina vene accusare di cercare di modificare lo status quo soprattutto nel Mar Cinese Meridionale ed Orientale. “Dobbiamo avere relazioni bilaterali che siano interamente libere dalla minaccia dell'uso della forza o della coercizione”, ha dichiarato Abe.

Con un pacchetto di aiuti superiore ai 40 miliardi di yen promessi nell'ultimo vertice del Pacifico svoltosi in Giappone (tre anni fa a Okinawa), Tokyo, insomma, cerca di mantenere rapporti privilegiati in una regione dove di recente Pechino ha aumentato la sua influenza economica e anche politica.

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