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Gb a caccia di camici bianchi

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Gb a caccia di camici bianchi

C’è un posto dove gli infermieri qualificati guadagnano dai 55mila euro all’anno in su e i medici generici arrivano a prenderne 116mila. Un posto dove ogni mese vengono pubblicati circa 20mila nuovi annunci di lavoro (e molti, va detto, sono a tempo indeterminato). Soprattutto, un posto dove tutti questi annunci sono reperibili online. Basta un solo click: www.jobs.nhs.uk.

Benvenuti nel Sistema sanitario nazionale britannico. Qui la pubblica amministrazione online è talmente una realtà che tutto il collocamento dell’ente che gestisce oltre un milione di pazienti ogni 36 ore passa da un solo sito internet. Così si cercano medici generici e chirurghi specializzati, infermieri professionali e ostetriche, fisioterapisti e personale amministrativo. Chi è a caccia di un impiego nella sanità di Sua Maestà può scegliere in base al tipo di struttura e anche alla regione geografica: se l’annuncio è interessante - orari, mansioni e paga vengono dettagliati con grande chiarezza - ci si candida direttamente online, previa registrazione al sito.

Al momento in cui è stato scritto questo articolo, sull’homepage dell’Nhs c’erano 13.656 posizioni aperte in tutto il Paese. Al Great Ormond Street Hospital di Londra, per esempio, uno dei più quotati ospedali pediatrici al mondo, gli annunci di lavoro erano 43. Mentre le strutture pubbliche della capitale offrivano in tutto 1.050 posti di lavoro da infermiere.

Per un Paese come l’Italia, dove la fuga di cervelli in quattro anni è passata dal 7 al 13% di tutti i laureati (stando all’ultimo rapporto Istat), la notizia è interessante. Soprattutto perché, facendo parte della Ue, la Gran Bretagna riconosce i titoli di studio e le specializzazioni conseguite in Italia. Il che significa che un medico o un infermiere italiano possono esercitare nel Regno Unito senza ulteriori studi ed esami, purché garantiscano la conoscenza dell’inglese e si iscrivano all’albo professionale britannico di riferimento: nel caso degli infermieri, ad esempio, il Nursing and midwifery council (l’equivalente dell’italiana Ipasvi). Le procedure di iscrizione, va detto, richiedono la traduzione dei documenti e un iter burocratico che può durare anche due mesi.

Nonostante i recenti tagli indotti dalla crisi, la sanità pubblica inglese resta una delle più strutturate a livello europeo: la spesa annua del sistema si aggira introno ai 110 miliardi di sterline (circa il 9,2% del Pil della Gran Bretagna) e il bilancio 2013-2014, l’ultimo disponibile, si è chiuso in attivo per oltre 720 milioni di sterline. L’organico 2014 contava su 150mila dottori, 377mila infermieri, 156mila terapisti specializzati e 37mila manager: dal 2004 a oggi il numero di occupati presso il Nhs è cresciuto in media del 2,5% all’anno.

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