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Russia e Qatar, i Mondiali della discordia

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LE SEDI

Russia e Qatar, i Mondiali della discordia

  • –di G. Me.

Due Mondiali molto discussi ma la cui assegnazione è stata difesa a spada tratta dall’altrettanto discusso presidente della Fifa, Sepp Blatter. Sono quelli assegnati nel 2018 alla Russia e nel 2022 al Qatar. La decisione è stata presa il 2 dicembre 2010, nella sede della Fifa a Zurigo e da allora le polemiche si sono moltiplicate.

Andiamo in ordine temporale. La Russia nel 2010 ha sconfitto tre candidature autorevoli: la coppia Spagna-Portogallo, quella formata da Belgio e Olanda e l’Inghilterra. Una grande vittoria per Vladimir Putin, all’epoca primo ministro russo e per il presidente Medvedev, che si aggiungeva all’affermazione di Sochi, scelta come sede dei Giochi olimpici invernali del 2014 e detentrice del primato dei Giochi più costosi della storia delle Olimpiadi: ben 51 miliardi di dollari dai 12 previsti inizialmente.

Questa volta a Mosca promettono di voler essere più attenti alla spesa.Il budget attualmente prevede un investimento di 13 miliardi di dollari, ma il conto potrebbe lievitare nei prossimi due anni quando i lavori entreranno nel vivo. La Russia ha proposto originariamente un elenco provvisorio di sedici stadi, numero poi ridotto a 12. Le polemiche sull’assegnazione alla Russia sono cresciute negli ultimi tempi dopo che è scoppiata la guerra con l’Ucraina e sono state varate le sanzioni da parte di Unione Europea e Stati Uniti. Ma Sepp Blatter non ha battuto ciglio: la sede è stata decisa, ha detto, e non si cambia.

Dalla Russia al Qatar. La Coppa del Mondo nel piccolo ma ricchissimo Emirato del Golfo, che ha sconfitto Stati Uniti, Corea del Sud, Giappone e Australia, è stata oggetto di pesanti critiche. Innanzitutto ha lasciato perplessi la scelta di una sede dove in estate il clima torrido è difficilmente compatibile con una manifestazione sportiva, tanto che resta in campo l’ipotesi di giocare i Mondiali in inverno, decisione però che creerebbe il caos nelle competizioni per club. Un’altra pesante tegola per il Qatar è venuta dalle accuse, documentate da associazioni per i diritti umani e reporter, di abusi e maltrattamenti di operai impegnati nei lavori di costruzione delle infrastrutture. Il Governo arabo ha respinto le accuse al mittente e continuato a progettare il faraonico evento, che in tutto costerà ben 200 miliardi di dollari: nella cifra sono inclusi otto stadi nuovi di zecca, un sistema di metropolitana e ferrovia da 35 miliardi di dollari, autostrade e una nuova città da 200mila abitanti a nord della capitale Doha. Insomma, Russia e Qatar non badano proprio a spese pur di ospitare la grande vetrina dei Mondiali.

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