ELMAU – Il G-7 cerca di presentarsi compatto di fronte alla Russia, dopo la recrudescenza delle ostilità nell'Ucraina dell'est, e il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, punta a far approvare dalla Ue il rinnovo delle sanzioni contro Mosca ancor prima del vertice dei leader a fine mese.
A dare la linea al summit di Elmau, ancor prima dell'inizio della riunione stamattina, sono stati, spingendo per una conferma delle sanzioni, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, al termine di una colazione bavarese all'insegna della birra e delle tipiche salsicce bianche nel villaggio di Kruel. Un portavoce della Casa Bianca ha confermato che i due leader si sono trovati in pieno accordo sul fatto che le sanzioni potranno essere sospese solo con la completa realizzazione degli accordi di Minsk del febbraio scorso, accordi che sono stati violati nuovamente in questi giorni con gli attacchi dei ribelli filorussi nell'Ucraina orientale, e con il rispetto da parte di Mosca della sovranità dell'Ucraina.
La signora Merkel aveva parlato nei giorni scorsi di «molto tempo» per la riammissione della Russia nel consesso dei grandi (è questo il secondo vertice che si svolge con la formula originaria a sette, dopo l'esclusione di Mosca dal G-8 lo scorso anno) e la presidenza tedesca ha molto insistito, nella preparazione dell'incontro di Elmau, sul fatto che il vertice non può essere solo uno scambio di vedute su temi economici e politici, ma deve riflettere una «condivisione di valori» che in questo momento con Mosca non esiste. La Russia continuerà a non essere invitata, ha detto Tusk, finché continuerà a comportarsi in modo aggressivo nei confronti dell'Ucraina o di altri Paesi, anche se «vogliamo averla come partner».
L'incontro di Elmau cade in un momento particolarmente delicato anche perché questa settimana il presidente russo, Vladimir Putin, sarà in Italia per una visita all'Expo e da Papa Francesco.
Da parte europea, il polacco Tusk ha osservato che «se si dovesse discutere al G-7 di modifiche alle sanzioni, sarebbe per aumentarle». L'ipotesi più realistica, ha ammesso però l'ex premier della Polonia, è una conferma dell'attuale regime. Su questa linea si è espresso anche il primo ministro brutannico David Cameron. Tusk conta di trovare un accordo fra i Paesi europei per il rinnovo delle sanzioni già mei prossimi giorni, prima del vertice europeo di fine mese, anche se non sarà facile trovare l'unanimità, data la resistenza di Paesi come Grecia e Ungheria, più vicini a Mosca.
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