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Il G7 punta sulle risorse rinnovabili

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Il G7 punta sulle risorse rinnovabili

Sulle montagne bavaresi, tra le mura del castello di Elmau, il summit del G7 formato da Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Germania, Francia, Canada e Giappone si è riunito per decidere di eliminare gradualmente l'utilizzo di combustibili fossili entro la fine del secolo. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha parlato di «decarbonizzazione delle economie mondiali per porre fine all'utilizzo di petrolio, gas e carbone» - ma non al nucleare - con la prospettiva dell'introduzione di energie rinnovabili come quella eolica e solare.

L'obiettivo delle nazioni è raggiungere una riduzione delle emissioni pari al 70% entro la metà del secolo e contrastare il cambiamento climatico includendo le energie rinnovabili per 400 milioni di persone in Africa.
Mentre i capi di Stato erano riuniti in Germania per stabilire cosa fare per contrastare i cambiamenti climatici, gli attivisti di Greenpeace hanno proiettato “G7: Go for 100% renewables!”: un enorme messaggio sul massiccio dello Zugspitze per ricordare ai leader al G7 che abbiamo bisogno di un mondo 100% rinnovabile e che il momento di aprire la strada ad un futuro libero da fonti fossili è adesso.
Dopo aver confermato che bruciare combustibili che aumentano l'anidride carbonica nell'atmosfera provoca il riscaldamento globale i sette big, sotto la spinta della Merkel, hanno cercato di concordare entro la fine dell'anno l'organizzazione del prossimo vertice a Parigi dove più di 190 nazioni avranno come obiettivo globale la riduzione di emissioni.

Oltre ad aver cercato di stabilire obiettivi ambiziosi in merito al global warming, sono state prese decisioni sul mantenimento delle sanzioni alla Russia, esclusa dal summit dopo lo scoppio della crisi in Ucraina. Inoltre, sono state elaborate riflessioni per contrastare il fenomeno Jihadista ed è stato confermato il Ttip, il trattato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti.
L'ottimismo del premier, Matteo Renzi, dilaga su Twitter: «si chiude bene su clima, ambiente e sviluppo. L'Italia non è più il problema dell'economia mondiale, ma parte della soluzione». Il G7 ha confermato l'esistenza della ripresa economica in tutti i Paesi aderenti al Summit e nonostante il livello basso d'inflazione e la domanda debole per gli investimenti ha rinnovato il suo impegno per ottenere maggiori risultati. Il summit nel constatare alcuni punti deboli dell'economia globale ha messo l'accento sulla forte liquidità in circolazione confermando che «le politiche monetarie dovrebbero mirare a mantenere la stabilità dei prezzi e a sostenere la ripresa economica».

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