L'ex direttore generale del Fmi, Dominique Strauss-Kahn, è stato prosciolto dal Tribunale di Lille dalle accuse per le quali era stato perseguito nell'ambito del caso Carlton de Lille sui festini a luci rosse e il giro di squillo emerso quattro anni fa. Il processo riguarda gli ormai famosi festini presso l'Hotel Carlton di Lille, oltre ad altri episodi simili a Parigi e Washington.
Il 66enne, ex politico della sinistra francese, favorito per le presidenziali del 2012, è rimasto impassibile alla lettura del verdetto e ha fatto soltanto un piccolo cenno del capo. La sentenza mette la parola fine a uno dei capitoli della burrascosa vita sessuale dell'ex numero uno del Fmi. Strauss-Kahn, accusato di essere il principale beneficiario e istigatore di queste serate a luci rosse, pur non negando la partecipazione agli incontri si è sempre difeso sostenendo di non essere a conoscenza che le ragazze fossero delle prostitute.
L'affaire del Carlton risale allo stesso periodo dello scandalo del Sofitel a New York, quando una cameriera dell'albergo, Nafissatou Diallo, accusò di stupro Dsk - acronimo con cui è noto in Francia Strauss-Kahn. Per il giudice, non si può essere certi che Dsk sapesse che le donne presenti nei festini a luci rosse tra Lille, Parigi e Washington fossero squillo a pagamento e anche se lo avesse saputo, avrebbe solo beneficiato, da cliente, di prestazioni sessuali di gruppo, non condannabili penalmente. Insomma, le accuse di sfruttamento aggravato della prostituzione non tengono. E Strauss-Kahn - ha precisato il giudice - non può nemmeno essere considerato come l'”istigatore” di quelle serate.
A commento, Strauss-Kahn è stato sentito dire: «Tutto questo per questo... che rovina». Dsk ha poi abbracciato l'attuale compagna e la figlia.
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