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Squinzi: demoralizzante Italia fuori dai vertici

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Squinzi: demoralizzante Italia fuori dai vertici

Un incontro privato all'Expo, nel Padiglione Confindustria, e poi una visita alla mostra “Fab Food. La fabbrica del gusto italiano”, organizzata dalla Confederazione. Giorgio Squinzi ha accolto ieri mattina il presidente del Senato Pietro Grasso, uno degli appuntamenti istituzionali che Confindustria sta organizzando.
Inevitabile, però, che dall'Expo 2015 l'attenzione sia spostata sulle questioni urgenti dell'economia, come la vicenda greca. L'uscita dall'Eurozona «sarebbe una catastrofe, una bruttissima botta che potrebbe portare traballamenti nell'euro.

Quando si inizia a traballare si sa dove si comincia e non si sa dove si finisce», ha commentato Squinzi. «È demoralizzante - ha aggiunto - vedere che quando fanno i vertici che contano non invitino l'Italia. Mi auguro che alla fine si ritorni nella giusta considerazione verso il nostro Paese. Questa diarchia Merkel-Hollande non la trovo giusta anche perché che Merkel parli da una posizione più forte è innegabile, ma che Hollande abbia più voce in capitolo di noi ho difficoltà a capirlo, soprattutto conoscendo l'andamento e i numeri della Francia».

Anche Grasso ha auspicato un accordo per evitare l'uscita della Grecia dall'euro e ha molto apprezzato la mostra di Confindustria: «Ho visto cose eccezionali, tecnologia e innovazione si sposano con i messaggi e il valore della cooperazione fra settori industriali. Varie imprese costituiscono una filiera che è il motore e potrà veramente far crescere il nostro paese». Crescere è l'imperativo, secondo Squinzi. Vanno realizzate le riforme, in un momento in cui ci sono fattori favorevoli come il cambio euro-dollaro, il costo del petrolio, il Qe della Bce e una tenuta del commercio internazionale. Positivo il Jobs act, anche se per un giudizio definitivo bisogna aspettare l'attuazione completa. Anche la macchina del credito si è «rimessa un pò in moto».

Ma il problema vero, secondo Squinzi, «è che anche il sistema bancario è sottoposto a una pressione con le regole che vengono imposte e quindi non può fare credito a go go». Le banche «sono obbligate a utilizzare i parametri della Ue che sono molto, molto stringenti perchè non consentono finanziamenti a imprese che non hanno parametri da aziende che non hanno bisogno di credito. La liquidità delle banche è elevatissima e le aziende solide sono inondate di liquidità, però non è quello che serve a far ripartire il Paese». Sollecitato sul caso Whirpool, Squinzi ha risposto che occorre ridurre il divario Nord-Sud e rendere più efficienti gli investimenti industriali importanti che ci sono nel Mezzogiorno, consapevole che «soprattutto le grandi aziende fanno scelte senza ascoltare nessuno, salvo il governo».

Per il presidente di Confindustria Expo 2015 è un'occasione importante per la ripresa. «Credo che Expo sia un successo. Le aziende che hanno investito sono estremamente soddisfatte, i dati del primo mese sono positivi ed è importante l'interesse delle delegazioni estere», ha detto, aggiungendo di averne già incontrate alcune e che «la presidente Bracco ne riceve tutti i giorni». Sul piano istituzionale italiano, la mostra Fab Food è stata già visitata dai ministri degli Esteri e dell'Istruzione, Paolo Gentiloni e Stefania Giannini. La prossima settimana ci sarà la Commissione Industria del Senato, guidata dal presidente, Massimo Mucchetti.

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