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Fed: crescita moderata, rialzo tassi entro fine anno

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Fed: crescita moderata, rialzo tassi entro fine anno

La Federal Reserve ritiene che l'economia Usa stia crescendo in «modo moderato» dopo un duro inverno, a un passo abbastanza forte da sopportare un aumento dei tassi di interesse entro la fine dell'anno. «L'economia - si legge nel comunicato diffuso dalla Fed al termine del direttivo di politica monetaria - sta crescendo moderatamente». «Il mercato del lavoro è in ripresa mentre il tasso di disoccupazione è stabile».

La Fed ha mantenuto anche oggi i tassi a un minimo storico tra lo zero e lo 0,25%. Quindici dei 17 membri del Fomc indicano che il primo rialzo dei tassi da nove anni a questa parte sarà deciso entro la fine dell'anno, anche se la Fed ha ribassato le sue stime sulla crescita del Pil Usa nel 2015.

Per quanto riguarda l'inflazione, il dato 2015 si dovrebbe attestare lo 0,6 e lo 0,8%, invariato rispetto all'intervallo stimato lo scorso marzo. Per la componente “core”, quella epurata dalle componenti più volatili come i prezzi di energia e generi alimentari, le stime sono nella forchetta 1,3 e 1,4%, la stessa della precedente stima. Per il 2016 la Banca Centrale americana prevede un aumento del Pil tra il 2,4 e il 2,7% (a dicembre era 2,3-2,7%), un tasso di disoccupazione tra il 4,9 e il 5,1% (uguale alla stima precedente) e un'inflazione “core” tra l'1,6 e l'1,9%, contro la forchetta tra l'1,5 e l'1,9% stimata a marzo. Per il 2017, a fronte di una crescita in un range tra il 2,1 e il 2,5% (rispetto a il 2,0-2,4% di marzo), è previsto un tasso di inflazione “core” tra l'1,9 e il 2% (a marzo era di 1,8-2,0%) e un tasso di disoccupazione tra il 4,9 e il 5,1%, contro il range tra il 4,8 e il 5,1% stimato a marzo. Per il lungo termine le previsioni parlano di un Pil compreso nell'intervallo 2-2,3% (invariato da marzo) e un tasso di disoccupazione tra il 5 e il 5,2% (invariato da marzo).

La maggioranza dei membri del Fomc, il comitato monetario della Federal Reserve, continua a prevedere il primo aumento del costo del denaro nel 2015, anche se le stime sull'economia di quest'anno sono state riviste al ribasso. Come si legge nel comunicato finale, diffuso al termine della riunione del Fomc iniziata ieri, l'aumento del costo del denaro «sarà appropriato quando ci saranno ulteriori miglioramenti del mercato del lavoro e ci sarà sufficiente fiducia nel fatto che l'inflazione tornerà verso il target del 2% nel medio termine». Solo due membri del Fomc prevedono che il primo aumento del costo del denaro sarà rimandato all'anno prossimo. Per il momento però «l'attuale livello dei Fed funds rimane appropriato». Una posizione di questo genere e' in linea con quanto detto nelle riunioni precedenti. L'aspettativa mediana dei membri del Fomc è che i tassi di interesse saranno alzati fino allo 0,625% entro la fine dell'anno, per poi salire all'1,625% alla fine dell'anno prossimo e quindi al 2,875% alla fine del 2017. Per determinare quando alzare il costo del denaro, la Fed «valuterà i progressi, realizzati ed previsti, verso il suo doppio obiettivo di massima occupazione e inflazione al 2%». Per questo la Banca centrale americana terrà in considerazione una serie di indicatori, ma anche gli sviluppi finanziari e internazionali.

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