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Merkel: pronti ad altri colloqui con Atene

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la crisi ellenica

Merkel: pronti ad altri colloqui con Atene

FRANCOFORTE – Nel suo primo intervento pubblico dopo la rottura del negoziato fra la Grecia e i suoi creditori e l'annuncio del referendum da parte del premier greco Alexis Tsipras, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha lasciato ancora la porta aperta a un compromesso, ma ha ripetuto il suo classico binomia di solidarietà e responsabilità, «le due facce della stessa medaglia», e ha rispolverato il suo slogan dei momenti più bui della crisi, secondo cui «se l'euro fallisce, fallisce l'Europa». Il portavoce del cancelliere ha detto che è disponibile a parlare con Tsipras in qualsiasi momento.

Il cancelliere, che più tardi ha convocato un incontro di emergenza con i leader dei partiti rappresentati in Parlamento, comprese le opposizioni, ha tenuto come sempre una linea molto cauta, badando a evitare strappi, anche se, riferiscono ambienti di Berlino, l'annuncio a sorpresa di venerdì notte da parte di Tsipras di voler indire un referendum (e soprattutto il fatto che il premier greco non le avesse detto di voler fare campagna per il “no” alle proposte dei creditori) l'avrebbero fortemente irritata. «Lo zigzag del Governo greco durante le ultime ore e giorni lascia senza parole», ha detto il ministro degli Esteri, Frank Walter Steinmeier, in un'intervista a un giornale locale.

Parlando al congresso per il 70esimo anniversario della fondazione del suo partito, la Cdu, la signora Merkel ha avvertito che l'Europa non può mettere da parte temporaneamente i suoi principi per considerazioni di breve periodo, salvo rischiare conseguenze gravi di lungo periodo, e ha anche spiegato, in un messaggio indiretto alla Grecia, che l'eurozona può gestire le crisi grazie agli strumenti creati negli ultimi anni.

Domenica, il cancelliere aveva parlato con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che da tempo fa pressione sugli europei perché si arrivi ad un accordo con la Grecia, considerata dagli Usa troppo importante dal punto di vista geopolitico per essere abbandonata a se stessa. L'amministrazione americana è preoccupata anche delle ripercussioni delle turbolenze causata dalla crisi greca non solo sul resto dell'eurozona, ma su tutta l'economia globale, che è ancora in una fase di ripresa precaria.

In mattinata, il portavoce della signora Merkel aveva precisato che la Germania è aperta al negoziato se la Grecia lo vuole e che il cancelliere è sempre disponibile a parlare con il suo collega greco. La Germania, ha detto il portavoce, vuole un'eurozona forte, ma la Grecia è «un caso speciale».

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