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Grecia, Bce mantiene la liquidità d’emergenza per le banche

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dopo il referendum

Grecia, Bce mantiene la liquidità d’emergenza per le banche

La Banca Centrale Europea tiene ferma la liquidità di emergenza (Ela) alle banche greche a 89 miliardi di euro dopo la netta vittoria del “no” al referendum. Lo rende noto l'istituto di Francoforte che aggiunge: «La Bce sta monitorando attentamente la situazione sui mercati finanziari e tutte le conseguenze che ne potrebbero scaturire per quanto riguarda la politica monetaria e la stabilità del'euro». La Bce ha anche evidenziato «essere pronta ad usare tutti gli strumenti disponibili entro il suo mandato».

«La situazione finanziaria della Grecia - si legge nel comunicato Bce - ha un impatto sulle banche» e sui collaterali utilizzati per l'accesso all'Ela. In tale contesto il board della Bce ha deciso di ridurre il livello dei collaterali accettati a garanzia.

Le banche centrali e il Board della Bce possono bloccare le richieste della Banca di Grecia con una maggioranza di 2/3. Al tempo stesso Francoforte ha anche deciso di apportare “una correzione” in forma di un aumento dello sconto (haircut) sul valore dei titoli greci portati in garanzia dalle banche per avere la liquidità di emergenza.

Con questa correzione le banche greche dovranno aumentare i titoli portati come collaterale per avere lo stesso ammontare di prestiti. Ma gli istituti di credito ellenici, afferma un funzionario greco, hanno “ancora abbastanza collaterale” per far fronte alle nuove richieste della Bce. E il governo di Alexis Tsipras ha deciso di tenere le banche chiuse fino a tutto mercoledì, con un prelievo massimo di 60 euro al giorno fino a venerdì prossimo.

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