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1/4 Grexit sì o no / Il Nord intransigente

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    1/4 Grexit sì o no / Il Nord intransigente

    I membri del gruppo: Germania (Angela Merkel), Eurogruppo (Jeroen Dijesselbloem), Finlandia (Juha Sipila), Olanda (Mark Rutte), Belgio (Charles Michel), Austria (Werner Faymann), Lussemburgo (Xavier Bettel).

    Germania, Finlandia, Olanda e gli altri Paesi del Nord Europa guidano il fronte degli intransigenti che non escludono un'uscita della Grecia dall'euro pur di mostrare che le regole dell’Unione monetaria non possono essere violate ripetutamente. Capofila del gruppo è la Germania, la cui posizione merita un capitolo a parte. La Repubblica Federale infatti si è dimostrata assai meno egoista di quanto molti non abbiano voluto credere. La cancelliera Merkel, sia pure con tentennamenti e decisioni dell'ultima ora spesso tardive, ha finora sempre scelto di sostenere la Grecia e di non cedere alle pressioni dei “falchi” per una Grexit. La Merkel deve fare i conti con il risentimento anti-greco di buona parte dell'opinione pubblica tedesca, oltreché di una parte crescente del suo partito guidata dal ministro delle Finanze Wolfgang Schaueble, che ha più volte mostrato tutta la sua insofferenza per la questione greca. Emblematica la battuta di pochi giorni fa rivolta da Schaeuble al collega americano Jack Lew: «Vi proponiamo uno scambio: voi vi prendete la Grecia e noi Porto Rico». Al tempo stesso però Angela Merkel non può permettersi il fallimento del progetto europeo e per questo non ha mai chiuso la porta a un negoziato con Tsipras, nemmeno nei momenti più bui delle ultime settimane quando il coro della Grexit si faceva sempre più assordante.

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