Accordo raggiunto tra i 28, ma ben al di sotto dell'obiettivo: saranno infatti intorno ai 35mila i ricollocamenti dei migranti bisognosi di protezione internazionale con diritto d'asilo dalla Grecia e dall'Italia e non i 40mila previsti dal piano della Commissione. E' quanto si apprende da fonti diplomatiche europee. Tra sei mesi si rifarà il punto della situazione.
«Le prime redistribuzioni cominceranno a ottobre», ha spiegato Jean Asselborn, ministro lussemburghese degli Esteri e dell'Immigrazione e presidente di turno del Consiglio Ue degli Affari interni
In totale, tra reinsediamenti e ricollocamenti, si arrivererebbe un po’ sotto i 55mila. La disponibilità maggiore di alcuni paesi sui reinsediamenti, circa 4mila in più rispetto ai 20mila previsti, è stata, spiegano altre fonti diplomatiche, “riorientata” sui ricollocamenti che erano fermi ai 30mila. I paesi Ue rifaranno però il punto della situazione tra sei mesi per vedere se sarà possibile raggiungere comunque l'obiettivo iniziale di 40mila ricollocamenti in totale da Italia e Grecia.
L'accordo Ue sui migranti «è un primo passo» in quanto «abbiamo completamente coperto il primo anno» che riguarda i primi 20 mila ricollocamenti previsti tra Italia e Grecia. Mentre «sul secondo anno la copertura non è ancora definita all'ultimo dettaglio» ma «lo sarà entro dicembre». Così il ministro dell'interno Angelino Alfano.
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