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Grecia, metà degli alloggi turistici illegali. Evasi redditi e Iva

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multe salate, mancano i controlli

Grecia, metà degli alloggi turistici illegali. Evasi redditi e Iva

In Grecia una ogni due unità abitative destinate ad accogliere turisti sembra sia illegale, ovvero non è registrata per quell'uso, non paga le tasse sui redditi e nemmeno l'Iva. La denuncia, come riferisce il quotidiano Kathimerini, viene dall'Associazione delle aziende turistiche elleniche (Sete) che si dice decisa a reprimere un fenomeno che non solo priva lo Stato di introiti tanto necessari, ma riduce anche la quota di mercato delle imprese del settore che operano legalmente.

Alexandros Lamnidis, direttore generale della Sete, ha affermato che l'associazione da lui guidata ha presentato al ministero dell'Economia e del Turismo e a quello delle Finanze i risultati di una prima tornata di ispezioni condotte negli ultimi mesi in collaborazione con una ditta privata specializzata nell'individuazione e nella denuncia degli alloggi che operano senza licenza. Lamnidis ha osservato che su circa 2.000 controlli effettuati tramite la procedura di prenotazione on-line vi sono buone ragioni per sospettare che oltre 1.000 di queste unità siano operative senza la necessaria licenza.

La maggior parte di queste unità sono costituite da appartamenti, ville e ville di lusso i cui proprietari contattano gli ospiti e fissano i prezzi tramite comuni sistemi di prenotazione online. In alcuni casi, secondo Lamnidis, queste unità abitative producono un fatturato di migliaia di euro alla settimana sulle quali non vengono pagate le tasse normalmente dovute. L'ammenda prevista per alloggi illegalmente affittati a scopo turistico può raggiungere i 50mila euro ma sinora non si ha notizia di qualcuno che l'abbia effettivamente pagata.

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