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Renzi: «Nessun compromesso su sicurezza Israele. Due popoli due…

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premier in israele

Renzi: «Nessun compromesso su sicurezza Israele. Due popoli due Stati unica soluzione»

L'Italia con gli Usa ritiene che «l'accordo sul nucleare iraniano è un compromesso utile a rendere più sicura regione, ma siamo pronti a verificarne l' implementazione» giorno per giorno perché «sulla sicurezza di Israele non ci possono essere compromessi». Così il premier Matteo Renzi, nel suo secondo giorno della sua visita di Stato in Israele, parlando alla Knesset a Gerusalemme. E ha aggiunto: «Se anche possiamo non avere le stesse opinioni su tutto, abbiamo la consapevolezza che la vostra sicurezza è anche la nostra sicurezza, il vostro destino è il nostro destino e insieme possiamo costruire un mondo più giusto». Nell’incontro successivo a Betlemme con il presidente palestinese Abu Mazen, Renzi ha ribadito che «l'Italia persegue la soluzione di due popoli due stati, l'unica che può condurre a un risultato».

Renzi: pace possibile solo con due stati e due popoli
Un concetto quest’ultimo ripetuto anche parlando alla Knesset. «La pace sarà possibile solo con due stati e due popoli, e solo se sarà garantita piena sicurezza di tutti: il diritto dello stato palestinese all'autodeterminazione e quello dello stato ebraico alla propria sicurezza» ha spiegato Renzi, che al termine dell’incontro con Abu Mazen ha aggiunto: «La pace ha bisogno dell'impegno di tutti. E da parte dell'Italia c'è tutta la disponibilità a continuare a investire nell'amicizia con il popolo palestinese per raggiungere la pace».

«Certo che Abu Mazen farà di tutto contro il terrorismo»
«Sono certo che il presidente Abu Mazen farà di tutto per aiutare la comunità internazionale a combattere il terrorismo» ha detto il premier Matteo Renzi, nelle dichiarazioni alla stampa dopo il colloquio con il presidente palestinese. «Insieme a lei - ha proseguito il premier rivolto ad Abu Mazen - dovremo fare sempre di più, tutto e tutti, per rimuovere definitivamente il grande dramma del terrorismo. E prendiamo l'impegno come governo italiano a investire sempre di più in progetti sviluppo economico per queste terre, soprattutto per i bambini e nuove generazioni che devono avere sempre più pari diritto e pari accesso».

«Chi pensa boicottare Israele boicotta se stesso»
Renzi ha preso con forza le distanze dalle campagne di boicottaggio contro lo Stato ebraico. «Chi pensa di boicottare Israele - ha detto il premier italiano - non si rende conto di boicottare se stesso, di tradire il proprio futuro». E ha spiegato:«Possiamo avere opinioni diverse, è accaduto e continuerà ad accadere. Ma l'Italia sarà sempre in prima linea nel forum europeo e internazionale contro ogni forma di boicottaggio sterile e stupido».

«Con Israele stesse radici e necessità di costruire il futuro»
In mattinata, nel corso del suo incontro con il presidente dello Stato di Israele, Reuven Rivlin, Renzi ha ricordato che Italia e Israele «hanno le stesse radici» ma anche la «stessa necessità di costruire il futuro». Il presidente del Consiglio ha ribadito «l'amicizia, la cooperazione» tra Italia e Israele. Sappiamo di avere molti problemi, molte difficoltà nel mondo - ha aggiunto - ma anche grandi sfide. E queste danno una grande possibilità di cooperazione tra i nostri due Paesi».

Netanyahu a Renzi: in pericolo anche voi
Ieri il presidente del Consiglio aveva incontrato il premier Benjamin Netanyahu, con il quale erano emerse «idee diverse» sull'accordo con l'Iran per il nucleare. Oggi Netanyahu, accogliendo Renzi alla Knesset ha ribadito che a suo avviso «l'accordo sul nucleare minaccia non solo Israele ma anche Europa e Stati Uniti» perché «mette in condizione l'Iran di costruire un arsenale atomico in quindici anni». Ma ha anche aggiunto che «Roma e Gerusalemme rappresentano le fondamenta più basilari della civiltà illuminata e libera». E ha aggiunto: «Le nostre cultura sono intrecciate e hanno influenzato enormemente la storia occidentale»

Rivlin: molto preoccupati per accordo Iran
Il presidente israeliano ha ribadito a Renzi la preoccupazione di Israele per l'accordo raggiunto a Vienna sul nucleare iraniano. «Siamo molto preoccupati e stiamo facendo di tutto» per convincere gli altri che l'Iran rappresenta ancora una minaccia, ha spiegato Rivlin nell'incontro con il premier a Gerusalemme. Rivlin ha avuto parole di elogio per il premier italiano Renzi, che ha definito «uno dei leader della nuova generazione, del futuro».


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