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Fca, negli Usa multa record (105 milioni di dollari) per …

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l’annuncio del segretario usa ai trasporti

Fca, negli Usa multa record (105 milioni di dollari) per inadeguati ritiri di vetture dal mercato

Multa record per Fiat Chrysler negli Usa. Secondo quanto annunciato ieri dal segretario Usa ai trasporti Anthony Foxx, Fiat Chrysler Automobiles (Fca) “ha riconosciuto di aver violato le norme del Motor Vehicle Safety Act che impongono la riparazione di veicoli con difetti di sicurezza, ha accettato di sottomettersi a una rigorosa supervisione federale, di riacquistare alcuni veicoli difettosi dai proprietari e pagherà una ammenda da 105 milioni di dollari, la più elevata mai imposta dalla National Highway Traffic Safety Administration”.

Come spiegato dalla Nhtsa - l'ente federale preposto alla sicurezza stradale - il base al cosiddetto consent order, una sorta di accordo extragiudiziale, Fca Us (la ex Chrysler) “pagherà una multa da 70 milioni di dollari cash, pari a quella record imposta alla Honda nel gennaio 2015” e dovrà inoltre spendere “almeno 20 milioni di dollari” per rispettare i parametri di performance imposti dalla Nhtsa. Potrebbe infine pagare altri 15 milioni se il controllo indipendente scoprisse violazioni addizionali del Safety Act o del consent order.

Nel 2014 General Motors aveva accettato di pagare 35 milioni di dollari per non aver informato tempestivamente le autorità di un difetto al blocco di accensione che ha provocato oltre 120 vittime. La sanzione record a Fca arriva al termine di un procedimento che riguarda l'esecuzione da parte di Fca Us di 23 richiami per sicurezza relativi a 11 milioni di veicoli. “Fiat Chrysler - scrive l'autorità - ha ammesso di aver violato il Safety Act in tre aree: richiami efficaci e tempestivi, notificazioni ai proprietari dei veicoli e notificazioni alla Nhtsa”. La misura arriva dopo l'udienza pubblica tenuta il 2 luglio a Washington.

I problemi con i richiami Fca Us comprendono difetti su veicoli vecchi, come alcune Jeep costruite prima del 2009 (ovvero prima del passaggio dell'azienda a Fiat) in cui il serbatoio del carburante, in posizione posteriore, poteva prendere fuoco in caso di tamponamento; e casi più recenti, come la campagna di richiamo relativa agli airbag difettosi prodotti dall'azienda giapponese Takata, campagna che ha coinvolto quasi tutti i costruttori sul mercato nordamericano.

La notizia della sanzione - che era stata anticipata ieri dal Wall Street Journal - è stata confermata da un comunicato diffuso dal quartier generale londinese di Fiat Chrysler. La sanzione, sia pure record, è inferiore alle stime più pessimistiche (fino a centinaia di milioni di dollari) che alcuni analisti avevano formulato durante il procedimento, e non dovrebbe pesare in misura significativa sul raggiungimento dei target finanziari per il 2015 (i conti del 2° trimestre verranno annunciati giovedì 30 luglio). Al peso della sanzione potrebbe però aggiungersi quello dei risarcimenti alle vittime di incidenti; General Motors ha per esempio accantonato un fondo fino a 600 milioni di dollari per compensare le vittime del citato problema all'accensione.

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