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Alle Hawaii sprint finale per l’accordo sul Partenariato Trans-Pacifico

NEW YORK – Da oggi a Maui, alle Hawaii, si cercherà lo sprint finale per chiudere il Tpp, il negoziato commerciale con i mercati del Pacifico che si propone di formare la più grande area di libero scambio del mondo, con il 40% dei commerci del pianeta. L'obiettivo dichiarato è di firmare un accordo per venerdì, quando i ministri commerciali chiuderanno questa quattro giorni di lavori, ma sono in pochi a credere che i tempi saranno rispettati.

La dinamica di questi lavori alle Hawaii è molto importante per l'Europa perchè darà un'anteprima della rapidità con cui potrebbe accellerare il negoziato Ttip che si propone invece di creare un'area di libero scambio fra Europa e Stati Uniti. I problemi sono simili: anche l'Unione Europea si presenta come un'area di libero scambio già consolidata in singoli Stati hanno esigenze e posizioni negoziali molto diverse. Di certo, però, la situazione è meno complessa da quella che riguarda i 16 Paesi coinvolti nel negoziato sul Pacifico ( 17 con la Corea del Sud, che è interessata e partecipe, ma che in realtà si aggancerà in un secondo tempo). Ci sono Paesi come la Malesia che faticano a provare di essere in linea con alcuni dei requisiti di base necessari per essere parte del gruppo. La Malesia in particolare ha seri problemi per il rispetto dei diritti umani. Il Vietnam e il Brunei (ma anche la Malesia ed altri e la Cina, in paricolare, che è rimasta fuori) hanno problemi nel provare che offrono ai lavoratori la possibilità di organizzarsi sindicalmente e che non applicano regole troppo labili per evitare il lavoro minorile. L'Australia non vuole concedere pieno accesso alle aziende farmaceutiche americane e il Canada, secondo il New York Times, ha addirittura minacciato di lasciare i lavori perchè non vuole aprire completamente il proprio mercato agricolo.

Ma le differenze sono sempre i punti di partenza più duri quando si negozia. Si riuscirà a superarle tutte entro venerdì? Difficile. Ma per la fine di questa settimana i tempi di progressione saranno molto più chiari per tutti. Anche per l'Europa.

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