1/3 Euro? No grazie / Polonia, il governatore della Banca centrale: non ci uniremo a un'eurozona in fiamme
«Non bisogna correre quando c'è ancora fumo che arriva da una casa che stava bruciando. Non è sicuro». Ricorre alla metafora dell'incendio Marek Belka, governatore della Banca centrale di Polonia nonché ex primo ministro ed ex direttore del dipartimento europeo del Fmi, intervistato pochi giorni fa dal quotidiano britannico Telegraph. E per essere ancora più chiaro esce dalla metafora e ribadisce: «Finché l'eurozona ha problemi con i suoi stessi membri, non vi aspettiate una nostra adesione entusiastica». Punto.
Alla domanda di cosa pensino i polacchi dell'euro, Belka risponde che «di sicuro la situazione greca non ha aumentato la fiducia nella moneta unica e se la Polonia politicamente andrà a destra l'entusiasmo per l'euro diventerà ancora più flebile».
Riflessioni perfettamente in linea con quelle del nuovo primo ministro Ewa Kopacz, in carica dallo scorso settembre al posto di Donald Tusk: «Prima di chiederci quando entreremo nell'euro – aveva detto Kopacz - dovremmo farci un'altra domanda: qual è la situazione dell'eurozona e dove sta andando?»
Secondo l'ultimo sondaggio di Eurobarometro - che risale all'aprile scorso, quindi prima della crisi greca - il 53% dei polacchi è contrario all'adozione della moneta unica, mentre il 44% è a favore (era il 45% l'anno prima). Nel 2012, nel pieno dell'eurocrisi, il 70% dei polacchi era convinto che l'adozione della moneta unica sarebbe stata negativa per l'economia polacca.
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