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medio oriente

In Cisgiordania coloni incendiano casa di palestinesi: bimbo arso vivo. Proteste e scontri

Un bambino palestinese di 18 mesi, Ali Saad Daubasha, è morto e i suoi genitori sono rimasti feriti nell’incendio appiccato da coloni israeliani alla loro casa in Cisgiordania. Lo hanno riferito fonti della sicurezza palestinese. Secondo le fonti, quattro coloni hanno dato alle fiamme la casa che si trova all’ingresso del villaggio di Doma, nei pressi di Nablus, e hanno scritto «vendetta» e «lunga vita al Messia» sui muri vicini, prima di riparare in un insediamento.

Superstiti ricoverati in gravi condizioni
Secondo alcuni testimoni il padre della famiglia colpita dall’attentato è riuscito a salvare la moglie e l’altro bimbo (Reham, 4 anni) ma non è riuscito ad individuare nel fumo e nel buio il più piccolo dei figli. Padre, madre e il bambino superstite sono stati ricoverati in ospedale a Nablus, dove sono ricoverati in gravi condizioni.

La condanna di Netanyahu
Immediata la condanna del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si è detto «sconvolto» dalla tragedia: «È un chiaro atto di terrorismo e Israele agisce con durezza contro il terrorismo a prescindere da chi siano gli autori». L’esercito israeliano ha istituito dei posti di blocco nella zona e schierato soldati nel tentativo di trovare gli autori del gesto. La tensione nell'area è altissima, considerato anche che Hamas aveva dichiarato oggi la «giornata della rabbia», per gli scontri registrati al Monte del Tempio.

Migliaia di persone ai funerali
Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali del bimbo, celebrati nel suo villaggio. Presente anche il premier palestinese Rami Hamdallah che ha esortato «la comunità internazionale ad agire», perchè «ogni giorno i diritti dei palestinesi vengono violati in Cisgiordania». Il corteo funebre è partito dalla casa della famiglia Dawabcheh, data alle fiamme la scorsa notte.

Usa condannano, evitare escalation
Gli Stati Uniti condannano l'attacco nel villaggio in Cisgiordania nel quale un bambino palestinese di 18 mesi è morto e tre persone sono rimaste ferite. Lo afferma il Dipartimento di stato, invitando tutte le parti ad evitare un'escalation della violenza.

Farnesina: «Ferma condanna»
La Farnesina «esprime ferma condanna per gli attacchi della scorsa notte ai danni di famiglie palestinesi nel villaggio di Duma in Cisgiordania, che hanno causato la morte di un bambino di 18 mesi, Ali Dawabsha». È quanto si legge in una nota sul sito del ministero degli Esteri. Il ministero degli Esteri «auspica che i responsabili di un atto così disumano, che ripugna le coscienze, vengano presto identificati e giudicati secondo la legge», si legge ancora nella nota che accoglie «con favore la condanna espressa dal governo israeliano e l'impegno a far luce sull'accaduto».

Tensioni a Hebron
L'attacco rischia di far esplodere la rabbia nei Territori e a Gerusalemme est, dove la tensione era già altissima dopo l'ingresso dei militari israeliani nella moschea di Al Qqsa, domenica scorsa. Centinaia di palestinesi sono scesi in piazza a Hebron, nel Sud della Cisgiordania, dove le tensioni con i coloni sono più forti; alcuni manifestanti hanno cominciato a lanciare pietre contro i soldati israeliani, che hanno risposto con gas lacrimogeni e colpi stordenti. L'esercito ha riferito del ferimento di un palestinese.

Palestinese ucciso da soldati israeliani
Un uomo palestinese è stato ucciso e un altro ferito dal fuoco israeliano nel nord della striscia di Gaza dopo che i due si sono avvicinati alla recinzione che delimita il confine dello Stato ebraico. Secondo il portavoce del ministero della sanità di Gaza Ashraf al-Qudra il 27enne Mohammad Al-Masri è morto per le ferite riportate dopo essere stato colpito vicino alla recinzione nei pressi di Beit Lahiya. Un altro uomo è stato ferito non gravemente, ha aggiunto.


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