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1/3 I peggiori crolli di Wall Street / Il “lunedì nero”:…

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    1/3 I peggiori crolli di Wall Street / Il “lunedì nero”: 19 ottobre 1987, Dow in rosso del 22,6% in un giorno

    Il 19 ottobre 1987, il “lunedì nero” delle Borse mondiali, è il giorno in cui Wall Street registra il maggior ribasso della storia in una sola seduta. La crisi porta a una perdita secca del Dow Jones di oltre il 22%, quasi il doppio rispetto al crollo dell'altro “lunedì nero”, il secondo più grande della storia, quello del 28 ottobre 1929. E pensare che Wall Street, in quel terribile 19 ottobre 1987, se la cava anche meglio di altre piazze: Hong Kong perde infatti il 45,8%, l'Australia il 41,8%, la Borsa di Madrid il 31% e quella di Londra il 26,4%. A Milano l'indice Comit cala “solo” del 6,41%.
    Dopo quella giornata dominata dal panico, amplificato anche dall'applicazione massiccia degli stop loss elettronici, viene introdotta in tutti i principali mercati la sospensione dei titoli per eccesso di ribasso. Da allora le giornate più nere dei mercati vedranno perdite contenute intorno al 7-8%, come dopo l'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre del 2001 o in piena crisi Lehman.
    Quella del 1987 entrerà nei libri di storia come la classica crisi finanziaria a “V”. Il mercato americano, che arrivava dal periodo di fortissima crescita sia economica che borsistica degli anni Ottanta (ricordate Gordon Gekko del film “Wall Street”?), impiegherà appena due anni a riagguantare e superare i livelli precrisi. Una situazione ben diversa da quella sperimentata 58 anni prima: in quel caso, la Borsa impiegò addirittura un quarto di secolo prima di rivedere i livelli del 1929. Ecco cosa accadde in quell'altro terribile “lunedì nero”.

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