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La Banca d’Inghilterra rinvia il rialzo dei tassi al 2016. E la…

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IL «SUPER-GIOVEDÌ» DELLA BANCA CENTRALE

La Banca d’Inghilterra rinvia il rialzo dei tassi al 2016. E la sterlina scivola

La Banca d'Inghilterra lascia fermi i tassi d'interesse allo 0,5% e rinvia al 2016 il primo rialzo. È da marzo 2009 che in Gran Bretagna i tassi sono bloccati al minimo storico. Resta confermato anche il piano di acquisto di titoli a 375 miliardi di sterline. Un solo membro del board su nove ha votato a favore di un aumento dei tassi dallo 0,5 allo 0,75 per cento. Tutti gli altri hanno votato per lasciarli invariati.Il mercato puntava sul fatto che almeno due membri del board proponessero un rialzo.

Nel suo «super-giovedì» nel quale ha deciso sui tassi e pubblicato i verbali della riunione e il Rapporto sull’inflazione, la Bank of England stima che il Pil britannico crescerà del 2,8% nel 2015, del 2,6% nel 2016 e del 2,5% nel 2017. Il tasso d'inflazione è previsto in aumento fino al target del 2% entro i prossimi due anni per superare l'obiettivo nel 2017 inoltrato. Le stime di inflazione nei prossimi mesi però sono state riviste al ribasso per via della debolezza dei prezzi dell’energia.

Secondo le previsioni interne alla Banca centrale, il tasso d’interesse di riferimento salirà allo 0,75% nel secondo trimestre 2016, all’1% alla fine del 2016 e all’1,5% entro la fine del 2017. Per il primo rialzo insomma bisognerà attendere il prossimo anno.

Il tono cauto della Bank of England fa scendere la sterlina sul mercato valutario, scambiata in flessione di oltre mezzo punto sul dollaro e in calo pure sull’euro. Il governatore della Boe Mark Carney ha ammesso che «la forza della sterlina ha influenzato» la decisione della banca centrale.

Per la prima volta, grazie alla diffusione simultanea dei verbali della riunione, il mercato ha potuto sapere che la decisione odierna è stata presa con l’opposizione di uno dei nove membri del Comitato di politica monetaria della banca, Ian McCafferty. L’ultima volta che la decisione era stata presa a maggioranza dal Comitato di politica monetaria della Banca d'Inghilterra, chiamata anche The Old Lady, era stata nel dicembre scorso. Da allora le decisioni sulla conferma dei tassi erano state tutte all'unanimità. Resta il fatto che otto membri su nove sono sulla stessa linea e dunque il rialzo dei tassi appare tutt’altro che imminente.

Con ogni probabilità, sarà dunque la Federal Reserve guidata da Janet Yellen la prima delle grandi banche centrali a interrompere questo lunghissimo ciclo di tassi a zero. Decisivo per capire i tempi del primo rialzo Fed da 9 anni sarà il dato sul mercato del lavoro americano a luglio, in uscita domani alle 14.30.

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