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Google non sarà più Google. Nasce la super-holding Alphabet. Il titolo vola in Borsa

NEW YORK - Google non sarà più Google. Il re dei motori di ricerca ha deciso di rivoluzionare la sua struttura corporate, creando una nuova holding company quotata in Borsa e battezzata Alphabet per rendere più chiara e trasparente la gestione di attività sempre più diverse tra loro: da una parte il Web, a cominciare dall'ormai storico e omonimo search engine e YouTube, dall'altra le indipendenti avventure di ricerca e investimento.

La Borsa apprezza il nuvo assetto societario, con il titolo in rialzo del 5 per cento a 665 dollari per azioni. Secondo alcuni analisti, la creazione di Alphabet potrebbe dare ulteriore slancio al titolo: alcuni broker Usa si spingono a dire anche fino a 745 dollari per azione.

Un nuovo nome che è anche un programma: qualche commentatore ha persino paragonato la nuova Alphabet a una versione hi-tech della Berkshire Hathaway, la corazzata finanziaria al comando di un impero industriale e nei servizi guidata da Warren Buffett.
“Ci è piaciuto Alphabet perchè è una collezione di lettere che rappresenta il linguaggio, una delle più importanti innovazioni dell'umanità - ha spiegato Larry Page, che di Alphabet diventerà amministratore delegato -. Ma ci piace anche perché significa Alpha-bet”, vale a dire una scommessa (bet) su Alpha (un rendimento dell'investimento superiore a indicatori di riferimento). È qualcosa, ha aggiunto, “per cui ci battiamo”.

Può essere interessante notare come, nell'era di Apple re della capitalizzazione di mercato, la performance a Wall Street abbia trovato una menzione cruciale nel pensiero del vertice di Google. L'attenzione ad Alpha ha forse preso almeno in parte il posto delle ambizioni di “migliorare la vita del più ampio numero di persone possibile”, di non essere e non diventare mai “un'azienda convenzionale”, il messaggio contenuto nella lettera dei fondatori, Page e Sergey Brin, al momento del collocamento inziiale in Borsa nel 2004.
Ma Page, in un messaggio sul suo blog, ha negato diluizioni dell'indebita' del gruppo. Ha semmai rivendicato, come radice della svolta, la necessità di continui cambiamenti per perseguire liberamente le operazioni più coraggiose. “Abbiamo sempre creduto che nel tempo le società tendono a sentirsi a proprio agio facendo le stesse cose, compiendo cambiamenti solo in incrementi. La nostra azienda sta funzionando bene oggi, ma siamo convinti che possiamo renderla più trasparente e comprensibile”. E nel settore tecnologico “dove le idee rivoluzionarie trainano le future aree di crescita, bisogna sentirsi un po' scomodi per rimanere rilevanti”.

Le altre attività, fuori da Google e YouTube, comprendono oggi Google Ventures, il braccio di venture capital, Google Capital, impegnata nel private equity, Google X, che sperimenta auto che si guidano da sole e droni, Calico, negli studi di longevità, Nest, nei termostati intelligenti, e Google Fiber, nelle connessioni Internet ultra-veloci.
Brin diventerà ora direttore generale della nuova holding. Sotto i due co-fondatori, il braccio destro di Page, Sundar Pichai, già responsabile di Android e Chrome, sarà il nuovo chief executive di Google Inc, che resta il cuore di un business da 60 miliardi di dollari l'anno. Anzi, piu' ancora del cuore: le azioni esistenti verranno infatti automaticamente convertite in titoli della nuova holding e i simboli delle due classi azionarie, Goog e Googl, rimarranno invariati. Ieri, in una iniziale conferma dell'apprezzamento della mossa tra gli investitori, nel dopo mercato di Wall Street la riorganizzazione è stata premiata da un guadagno di quasi il 6%, rafforzando le prospettive di titoli che da inizio anno sono saliti del 25 per cento.

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