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4/8 Un autunno di elezioni/25 ottobre: Polonia verso una svolta anti…

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    La Polonia è l'unico paese dell' Unione europea a non aver conosciuto neppure un trimestre di recessione dopo il 2008. Dal 2007 l'economia è cresciuta di oltre il 30%. Eppure il paese attraversa una trasformazione politica che spaventa molti osservatori. Lo scorso maggio Andrzej Duda del partito ultraconservatore “Diritto e giustizia” (PiS) è stato eletto presidente. Una carica soprattutto di rappresentanza ma un segnale importante in vista delle elezioni politiche di autunno.

    Il PiS ha posizioni euroscettiche, si oppone all'introduzione della moneta unica (sgradita a due polacchi su tre) ed auspica un rafforzamento del controllo statale sul sistema bancario nazionale. Parte del suo elettorato sposa una sorta di nazionalismo religioso e condivide varie teorie cospirazioniste con una forte diffidenza verso la Germania. Al momento la coalizione guidata dal PiS con la candidata Beata Szydlo raccoglierebbe il 36% dei voti. Il principale concorrente, “Piattaforma civica” il 27%. Ci sono però diversi partiti minori con quote importanti e le soglie di sbarramento rendono difficile fare previsioni.

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