7/8 Un autunno di elezioni/Entro il 20 dicembre: Spagna, test per Rajoy con l'incognita Podemos
Per dimensioni, peso economico e storia recente del paese, le elezioni spagnole che si svolgeranno entro il prossimo 20 dicembre sono l'appuntamento chiave della politica europea. A quattro mesi dal voto è presto per fare previsioni, ma gli ultimi sondaggi attestano il partito del premier Mariano Rajoy intorno al 27%. I socialisti del Psoe si collocherebbero intorno al 22%. La vera incognita sono le giovani formazioni euroscettiche Podemos e, in minor misura, Ciudadanos che pure viene accreditata dell'11% dei consensi.
Podemos, connotata da una forte opposizione alle politiche di austerità volute da Bruxelles, raccoglie al momento circa il 16% dei consensi. In passato si è avvicinata anche alla soglia del 30%. Gli sviluppi della crisi greca con lo snaturamento del programma politico di Syriza hanno penalizzato anche i “cugini” spagnoli che appaiono comunque in ripresa.
Dall' inizio 2013 l'economia ha ricominciato a crescere ma non mancano gli osservatori che avanzano qualche riserva sulla natura della ripresa iberica. In particolare la Spagna che prima del 2013 aveva accusato una caduta del Pil dell' 8%, trae grande benefici dai bassi costi energetici e, come tutta l'area euro, dal quantitative easing della Bce. La disoccupazione rimane altissima (25%) nonostante molti interventi del governo in carica siano stati diretti ad accrescere la flessibilità del mercato del lavoro e a comprimere le dinamiche salariali.
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