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L’Irlanda stupisce ancora: incassato un miliardo e mezzo di tasse in…

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Europa

L’Irlanda stupisce ancora: incassato un miliardo e mezzo di tasse in più

Che l’Irlanda sia brava “a fare i compiti” è cosa che ha già dimostrato, con l’uscita dalla crisi e da un piano di salvataggio internazionale da 67,5 miliardi che ne ha fatto l’allievo modello d’Europa. Che l’attuale governo di coalizione di Enda Kenny (e del ministro delle Finanze Michael Noonan) sia molto abile a comunicare e capitalizzare i risultati ottenuti – spesso migliori del previsto - è pure provato dai fatti.

L’ennesima dimostrazione è arrivata ieri, con la diffusione degli ultimi dati su entrate e spesa pubblica da parte del Tesoro. Nei primi otto mesi dell’anno, nelle casse dello Stato sono entrati 1,4 miliardi di tasse in più rispetto alle previsioni (+5,4% sul target), mentre la spesa è stata inferiore – di 300 milioni – alle previsioni. Una performance invidiabile, destinata a ripercuotersi positivamente sui conti pubblici, con la sempre più probabile riduzione del rapporto deficit/Pil 2015 oltre le stime del 2,3 per cento. Un obiettivo che tra l’altro, per Dublino, significa centrare l’ambìto obiettivo di uscire dalla procedura Ue per deficit eccessivo.

Le ragioni del boom
Andando ad analizzare le singole voci sul fronte entrate, si scopre che dietro gli incassi record del Fisco irlandese c’è, ancora una volta, la famosa corporate tax, che Dublino ha mantenuto al 12,5%, resistendo alle pressioni di alcuni partner europei. Dalla tassa sul reddito di impresa, uno dei fattori storici di attrattività del Paese, sono arrivati finora ben 3,3 miliardi, 912 milioni più del previsto (+38%). Il ministero delle Finanze attribuisce gli incassi extra al miglioramento del quadro economico-commerciale, in Irlanda e all’estero. Bisogna considerare, peraltro, che due dei principali partner di Dublino sono Stati Uniti e Gran Bretagna, Paesi le cui economie stanno viaggiando a ritmi decisamente più sostenuti dell’Eurozona.

Ma anche la tassa sul reddito ha fatto affluire nelle casse dello Stato 146 milioni in più e dieci milioni oltre le attese sono arrivati anche dall’Iva. Le entrate superiori alle previsioni, insomma, sono generalizzate.

Le promesse del ministro
Comprensibile – e per nulla celata – la soddisfazione del ministro delle Finanze, Michael Noonan. «I recenti dati positivi su economia e lavoro (la disoccupazione è scesa al 9,5%, ndr) – ha dichiarato – uniti alla performance dei conti pubblici, significano che ci avviamo ad andare oltre i nostri obiettivi per il 2015. Le finanze pubbliche sono solide nel momento in cui ci prepariamo a varare il Budget 2016».

Ad aprile l’Irlanda aveva previsto una crescita del 4% quest’anno (le ultime stime della Commissione Ue, quelle di primavera, erano del 3,6%), un ritmo invidiabile in Europa. Un quadro migliore del previsto, soprattutto sul fronte dei conti pubblici, potrebbe dare al governo di coalizione (tra i conservatori del Fine Gael e i laburisti) ulteriore margine di manovra per attuare nella prossima Finanziaria tagli fiscali attesi e sollecitati da più parti. E quanto mai opportuni alla vigilia di un voto politico, fissato per la primavera prossima, in cui l’esecutivo, nonostante i brillanti risultati in termini di risanamento e ripresa, rischia di pagare le impopolari misure di austerity imposte alla popolazione negli anni del bailout.

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