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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2015 alle ore 06:36.

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TURCHIA

Il leader curdo:

rischio guerra civile

Selahattin Demirtas, leader del partito turco filo-curdo Hdp, ha accusato il partito di maggioranza, l’islamico Akp, di spingere la Turchia verso la guerra civile. Martedì sera molte sedi dell’Hdp sono state attaccate da ultranazionalisti, che accusano l’Hdp di sostenere i guerriglieri del Pkk, come ha più volte denunciato l’Akp. «Ci troviamo di fronte a una campagna linciaggio», ha detto Demirtas. Il leader dell’Hdp ha puntato l’indice in particolare contro il presidente Recep Tayyip Erdogan e il premier Ahmet Davutoglu, accusandoli di aver preso la «decisione di cominciare questa lotta e di intensificarla» per sovvertire, al voto anticipato del primo novembre, il risultato delle elezioni del 7 giugno, quando l’Akp ha perso la maggioranza assoluta e l’Hdp è entrato in Parlamento.

TERRORISMO

Al-Qaeda e Isis

possibili alleati

Torna a farsi vivo Ayman al-Zawahiri, che in un messaggio audio diffuso on-line bolla lo Stato Islamico come «illegittimo», ma al contempo non esclude un’ipotetica collaborazione contro le forze occidentali. «Noi non riconosciamo il Califfato», afferma il leader di al-Qaeda nella registrazione, priva di una data certa ma che, in base ai riferimenti ivi contenuti a determinati eventi, sembra risalire ad almeno otto mesi fa. «Malgrado i grandi errori commessi dal Daesh (acronimo in lingua araba equivalente a Isis, ndr), se io mi trovassi in Iraq o in Siria collaborerei con loro per uccidere i crociati, i secolaristi e anche gli sciiti, benché non riconosca la legittimità del loro Stato». Il linguaggio utilizzato appare finalizzato a cercare una qualche forma di riconciliazione con i rivali jihadisti.

IL REGNO PIù LUNGO

Elisabetta ringrazia,

«messaggi toccanti»

Elisabetta II, regina record per la durata del suo regno, ha ringraziato per «i toccanti messaggi» ricevuti in patria e dall’estero e ha dichiarato di non avere mai aspirato a restare così a lungo sul trono. «Molti di voi, compreso il primo ministro (di Scozia, Nicola Sturgeon) hanno notato un altro significato per questa giornata, benché non sia un significato cui io abbia aspirato», ha dichiarato la sovrana a Tweedbank, durante un breve discorso in occasione dell’inaugurazione di una linea ferroviaria in Scozia.Il record, finora appartenuto alla regina Vittoria, è stato battuto alle 18.30 ora italiana.

MEDIO ORIENTE

Mosca rafforza

la presenza in Siria

La Russia ha aumentato il dispositivo militare in Siria con due navi per lo sbarco di carri armati e veicoli blindati da trasporto truppe: lo ha riferito un responsabile americano, secondo cui le due navi sono arrivate a Tartus, nel Mediterraneo, dove i russi hanno una base permanente. Veicoli blindati e decine di soldati si trovano già presso l’aeroporto Bassel al Assad, nella regione di Latakia, roccaforte del regime. «I soldati sono meno di 50», ha indicato un responsabile della Difesa Usa. «Non possiamo dire con certezza se» i russi «sono arrivati per combattere l’Isis o per affrontare l’opposizione» al regime di Assad, ha commentato ancora la fonte. Il ministro russo degli Esteri Serghej Lavrov e il collega americano John Kerry hanno discusso al telefono la crisi siriana per la seconda volta in pochi giorni.

UCRAINA

Cremlino: vertice a 4

a Parigi in ottobre

Vladimir Putin, Angela Merkel, François Hollande e Petro Poroshenko hanno concordato ieri notte in una conversazione telefonica di trovarsi a Parigi all’inizio di ottobre nel formato Normandia per discutere l’attuazione degli accordi di Minsk per la pace nel Donbass. Lo reso noto il Cremlino aggiungendo che i leader hanno sottolineato che la tregua sostanzialmente regge.

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