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Grecia, Tsipras vince a sinistra

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il voto in grecia

Grecia, Tsipras vince a sinistra

ATENE - Alexis Tsipras, ingegnere civile e politico di professione, 42 anni, ha vinto ancora una volta la partita a poker e il suo vecchio ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, studioso di teorie dei giochi all'Università del Texas, ha perso la scommessa di vederlo capitolare nelle urne dopo aver fatto marcia indietro con i creditori.

Se usiamo i personaggi dell'Iliade di Omero per spiegare questo rapporto di amicizia trasformatosi in conflitto aperto, Tsipras che assume il ruolo di Ettore, eroe positivo che si prende cura dei suoi compagni nella bufera della Grexit, per una volta ha vinto su Varoufakis, nella parte del bellicoso e semidio Achille, sempre pronto allo scontro fino alla fine e senza mai indietreggiare di un centimetro.

Un Varoufakis-Achille che si è ritirato nelle sua tenda (la villa della moglie Danae sull'isola di Egina, davanti ad Atene) e per ora ha deciso di non combattere più nella formazione comune di Syriza, se non polemizzare a distanza con il suo vecchio partner di partito. Ma Tsipras-Ettore, per una volta, ha saputo dimostrare che la politica, la tattica di sapersi ritirare strategicamente quando le forze sono sproporzionate e accettare un Patto, un Memorandum che mantenga Atene nell'euro, ha convinto la maggioranza della popolazione. Un Patto i cui contenuti di austerità Tsipras non condivideva ma ha dovuto accettare come male minore per evitare la Grexit, l'uscita di Atene dall'euro, la catastrofe per i risparmi delle classi più povere .

Certo, i problemi sono ancora tutti lì: il debito che va ridotto in qualche modo (estensione delle scadenze, riduzione dei tassi, taglio del nominale) ma intanto Tsipras si presenta ancora come l'unico leader di cui i greci si fidano ancora dopo sei anni di crisi economica che ha spazzato via il 25% del Pil ellenico.

Certo, molti hanno accusato Tsipras di decidere senza consultarsi con gli apparati di partito, di essere stato ondivago nella sua trattativa con i creditori, di aver suscitato speranze enormi ed averle dilapidate in una notte con la giravolta (kalotoumba in greco) dopo il referendum del 5 luglio e la resa nella notte tra il 12 e 13 luglio nel corso del summit di Bruxelles, dove il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble propose di far uscire Atene dall'euro per cinque anni in cambio di qualche miliardo di euro di buonuscita (la cifra esatta non è mai stata resa nota).

Poi ci sono le riforme strutturali da approvare e da applicare nella carne viva della vita delle gente. Tutte tappe che attendono risposte articolate, ma intanto Tsipras prosegue il suo viaggio verso un approdo sicuro.

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