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Dopo il Papa, Obama vedrà Xi: in gioco passi avanti su ambiente e pirateria informatica

NEW YORK - Ci sarà nuova cooperazione sull'ambiente e interesse a un rapporto di partnership economica e commerciale. E ci saranno tensioni - una “robusta discussione”, l'ha definita la Casa Bianca - sullo spionaggio e i furti cibernetici, nonostante Pechino abbia ora promesso un inedito fronte comune contro la pirateria informatica. Come anche su dispute piu' tradizionali: le mire militari nel Mare della Cina del Sud e la repressione dei dissidenti.

L'incontro di domani tra Barack Obama e il leader di Pechino Xi Jinping, la prima visita di stato di Jinping a Washington, avviene in un momento di relazioni burrascose. Ma con la Cina assediata da difficoltà economiche che è parsa ancora male attrezzata per gestire, un clima che ha spinto Xi a usare toni particolarmente rassicuranti e concilianti con gli americani, in particolare con la Corporate America. E che verranno messi alla prova dal summit bilaterale tra i due presidenti.

Questi toni saranno evidenti nei momenti di celebrazione della visita di stato, dal saluto con i 21 cannoni al ricevimento con il tappeto rosso sulla South Lawn della alla Casa Bianca, dalla conferenza stampa congiunta della East Room a una cena formale. Come nei previsti momenti di compromesso ufficiale: i due leader dovrebbe sottoscrivere un'intesa per governare gli incontri troppo ravvicinati tra le rispettive aviazioni militari.

Ci saranno inoltre momenti dietro le quinte, che potrebbero rivelarsi piu' essenziali ancora degli eventi pubblici per ritrovare un dialogo costruttivo tra la superpotenza americana e la potenza emergente cinese. La lotta all'effetto serra e al cambiamento climatico potrebbe far avanzare impegni comuni in vista della Conferenza sul clima dell'Onu di dicembre a Parigi: un accordo lo scorso novembre e' stato seguito da recenti incontri bilaterali a livello di delegazioni a Los Angeles che hanno prodotto misure di cooperazione a livello di località.

Xi è reduce da una tappa iniziale del suo viaggio a Settle, dove ha messo in agenda incontri all'insegna dell'ottimismo con i leader e gli imprenditori dell'alta tecnologia americana. Ha difeso gli interventi del suo governo sui mercati e l'economia affermando che hanno “scongiurato rischi sistemici”. Ha promesso continua campagne contro la corruzione, facendo riferimento allo show televisivo House of Cards sul lato oscuro della politica americana. E in un discorso chiave ha promesso l'impegno del Paese a debellare il crimine cibernetico a fianco delle autorità statunitensi. «Il governo cinese non parteciperà in alcuna forma di furto commerciale, e gli atti di pirateria contro reti governative sono reati che devono essere puniti nel rispetto della legge e dei trattati internazionali», ha detto parlando davanti a una platea di dirigenti d'azienda. «Siamo pronti a creare un meccanismo di dialogo ad alto livello per contrastare il ciber-crimine», ha assicurato.

Questo però è accaduto nelle stesse ore nelle quali veniva alla luce una violazione sempre più vasta di dati dell'ufficio del personale dell'amministrazione Obama, della quale sono sospettati proprio hacker legati alla Cina.

L'Office of Personnel Management soltanto martedì ha reso noto che, oltre a 22 milioni di dossier personali coperti dal segreto, sono state “rubate” anche 5,6 milioni di impronte digitali. Il Dipartimento della Difesa, nelle ultime ore, ha da parte sua lanciato l'allarme su una manovra definita spericolata compiuta da un velivolo militare di Pechino sul Mar Giallo e in prossimità di un aereo spia americano. Mentre Obama era in visita di recente in Alaska, navi militari cinesi sono state avvistate nel Mare di Bering al largo della costa.

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