Al via a Firenze, alla presenza di Jens Weidmann, in un Teatro Odeon tutto esaurito per la partecipazione di oltre 800 studenti delle scuole secondarie superiori italiane, la seconda edizione del progetto “Young Factor” promosso dall'Osservatorio Permanente Giovani - Editori, presieduto da Andrea Ceccherini, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit.
“Young Factor”, è attualmente l'iniziativa di alfabetizzazione economico - finanziaria leader nel Paese per numero di studenti coinvolti nelle scuole secondarie superiori.
Dal 6 Ottobre partirà la seconda edizione del progetto, che nell'anno scolastico 2015/2016 coinvolgerà 500.207 studenti delle scuole secondarie superiori italiane.
Il dato è stato reso pubblico alla presenza, sul palco del convegno, di due dei tre rappresentanti delle banche che sostengono il progetto Federico Ghizzoni Ceo Unicredit e Fabrizio Viola Ad Banca Mps.
L'incontro, condotto dal direttore de Il Sole 24 Ore Roberto Napoletano insieme a Maria Concetta Mattei, giornalista del Tg2, ha visto come protagonista il Governatore della Banca Centrale Tedesca, che, incalzato dalle domande di Napoletano e degli studenti in sala, ha affrontato vari temi: dall'Europa all'Euro, dalla crisi economica fino all'importanza di una maggiore educazione economico-finanziaria dei giovani.
Il presidente dell'Osservatorio Permanente Giovani - Editori, Andrea Ceccherini ha dichiarato, riferendosi alla partecipazione di Weidmann, che: «Ci convince l'idea che l'ignoranza costi e che l'ignoranza economico finanziaria costi cara. Ci unisce l'obiettivo di lavorare, ognuno nel suo campo, per elevare l'alfabetizzazione economico finanziaria dei cittadini, convinti come siamo, che l'investimento in conoscenza sia quello che paga il più alto tasso d'interesse. Come sosteneva Benjamin Franklin».
Entro il 2017 ripresa congiunturale e inflazione al 2%
Tra le questioni affrontate durante l’incontro fiorentino, innanzitutto le prospettive di crescita economica. Weidmann ha confermato le previsioni della Bce per l’Europa: «Per il periodo al 2017 prevediamo una ripresa congiunturale e l'inflazione alla fine del periodo si avvicinerà al 2 per cento»; il quadro macroeconomico della zona Euro è «positivo ed intatto», e questo «non viene messo in discussione dal prezzo del petrolio. Anche se si creano incertezze per la debolezza di crescita nei Paesi emergenti».
Anche la Bundesbank, ha aggiunto, «prevede una ripresa congiunturale».
«Le economie dei Paesi sono intrecciate tra loro»
Weidmann ha poi parlato degli intrecci tra le economie dei Paesi e le ricadute reciproche.
«I Paesi sono intrecciati tra loro, non c'è più un'economia tedesca o italiana» ha precisato. Più in generale parlando di crescita, il governatore della Bundesbank ha sottolineato il ruolo della politica. «Se si guarda all'economia della Germania è sovrapotenziata, la nostra situazione non può essere paragonata a quella di paesi con alta disoccupazione. Ma i Paesi si stanno muovendo, questo è quello che è accaduto a Spagna e Portogallo. Ed è anche il caso dell'Italia».
«Su Qe decide Consiglio»
In questo momento nella Bce nessuno ha proposto un aumento del Qe, «non credo che qualcuno lo abbia annunciato, il Consiglio è l'unico in grado di agire in un quadro che cambia», ha affermato Weidmann.
Scandalo Volkswagen, «importante che si chiarisca rapidamente»
Quanto allo scandalo delle emissioni, il caso Volkswagen «supera la mia competenza in quanto governatore della Bundesbank», ha affermato Weidmann. «Ma questo scandalo ha compromesso il made in Germany ed è importante che si chiarisca rapidamente».
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