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dopo gli appelli del papa

Pena di morte in Usa: dopo l’uccisione di una donna in Georgia, sospese le due esecuzioni in programma

Dopo l'esecuzione di Kelly Renee Gissendaner, giustiziata la scorsa notte in Georgia nel carcere di Jackson, malgrado l'appello di papa Francesco, è arrivata la sospensione dell’esecuzione di altre due persone negli Usa.

Il governatore dell’Oklahoma ha sospeso per 37 giorni l’esecuzione della pena capitale per Richard Glossip. Secondo quanto riferiscono i media, una lettera del Papa è stata consegnata al governatore dell'Oklahoma dal nunzio in Usa, Carlo Maria Viganò. Francesco ha chiesto di commutare la pena.

Un giudice federale in Virginia ha successivamente ordinato la sospensione temporanea della esecuzione di un serial killer finché non si sarà fatta chiarezza su uno dei farmaci letali che dovrebbero essere utilizzati per l'esecuzione. L'uomo in attesa nel braccio della morte è Alfredo Prieto, un 49enne di origine salvadadoregna. Il magistrato ha rinviato l'ora dell'esecuzione dalle 2 del pomeriggio di oggi ora locale, le 18 in Europa (Gmt) alle 9 di sera ora locali, l'1 di notte in Europa. A richiedere la sospensione e' stato il legale di Prieto, che ha contestato l'uso del medicinale pentobarbital, uno dei tre farmaci letali che dovrebbero essere utilizzati per l'esecuzione.

Ritardo di cinque ore per l’esecuzione in Georgia
Kelly Renee Gissendaner, 47 anni, è stata giustiziata la scorsa notte in Georgia dopo un ritardo di cinque ore rispetto all'ora prevista. I suoi legali hanno disperatamente tentato di salvarle la vita, presentando tre appelli in poche ore, ma non è bastato. I figli, che l'avevano perdonato per aver ucciso il loro padre, avevano una scelta: o vedere la madre un'ultima volta, o fare un ennesimo ricorso alla commissione. «Abbiamo scelto di tentare salvarle la vita e ce lo hanno negato», ha raccontato la figlia, Kayla Gissendaner, alla Cnn. A salvare la detenuta non è bastato l'intervento di papa Francesco. A quel punto, i suoi avvocati hanno presentato tre appelli alla Corte Suprema che li ha respinti. Il tutto è avvenuto a poche ore dall'esecuzione. Quando poi la donna si è incamminata verso la “camera della morte” dopo mezzanotte, raccontano i testimoni, è scoppiata in lacrime. Poi, ha chiesto perdono «per aver ucciso un uomo meraviglioso che ha perso la vita a causa sua».

Kelly Renee è la prima donna in 70 anni a subire la pena capitale nello Stato americano. La 47enne, condannata per l'omicidio del marito nel 1997, è stata dichiarata morta alle 00:21 ora locale (le 6:31 in Italia).

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