È un colpo di scena imprevisto e inimmaginabile solo pochi mesi fa, ma sul Bosoforo accade di tutto di questi tempi. A meno di un mese dalle importanti elezioni in Turchia il figlio prediletto del presidente turco Recep Tayyip Erdogan avrebbe lasciato il suo Paese e si sarebbe trasferito nella accogliente Bologna con famiglia al seguito. Lo riporta il quotidiano laico turco Cumhuriyet, mai tenero con le politiche filo-islamiche moderate di Erdogan, secondo cui Bilal Erdogan avrebbe “traslocato” per concludere il dottorato alla John Hopkins University.
La notizia “bomba” rimbalza sui media turchi, mentre circolano voci di una sua presunta “fuga” dal paese. Il 35enne Bilal Erdogan era coinvolto pesantemente per via di alcune registrazioni rese note via social media nella famosa Tangentopoli turca, lo scandalo di corruzione esploso nel dicembre 2013 che ha quasi travolto il governo dell'allora premier Erdogan e mandato a casa tre suoi potenti ministri. Le accuse nei suoi confronti sono poi cadute nel settembre dello scorso anno lasciando però una lunga scia di polemiche su come il governo sia intervenuto sull'indipendenza della magistratura e sul ripulisti di seguaci nella polizia e magistratura del predicatore Felullah Gulen, ex alleato di Erdogan contro i militari e ora suo acerrimo nemico.
Il direttore del dipartimento di Studi europei ed eurasiatici della John Hopkins, Eric Jones di Bologna, ha confermato a Cumhuriyet che Bilal Erdogan riprenderà il dottorato e che sarà lui a guidarlo nel lavoro per la tesi.
L'episodio si inserisce nella tesa situazione politica turca che vede il paese andare alle urne anticipate perché i quattro partiti presenti in parlamento non sono riusciti a sciogliere i nodi e varare un esecutivo di coalizione. A rovinare i piani di Erdogan, che voleva trasformare il Paese in un Repubblica presidenziale è stato il clamoroso quanto inatteso successo del partito dei curdi Hdp che per la prima volta con il 13% dei voti ha superato la soglia di sbarramento del 10% per entrare nel Paramento monocamerale turco di Ankara.
«Solo i codardi scappano»: con queste parole, affidate all'agenzia di stampa statale Anadolu, il figlio minore del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Bilal, ha replicato alle critiche piovute su di lui in Turchia per il trasferimento a Bologna a poche settimane dalle cruciali elezioni anticipate del primo novembre. «Sono in Italia solo per il mio dottorato. Quando finirò, ritornerò nel mio Paese e vivrò là fino al mio ultimo respiro», ha scritto Bilal Erdogan, accusato di “fuggire” alla luce dell'incerta situazione politica del padre e nel timore di una possibile riapertura dell'inchiesta sulla Tangentopoli del Bosforo che lo ha visto coinvolto.
Alla John Hopkins University «ho iniziato il mio dottorato a Washington, ma dal 2009 l'ho continuato in Italia per la sua vicinanza alla Turchia. Ho preso una pausa nel 2012 a causa di problemi di salute. Sono ritornato in Italia nel semestre autunnale di quest'anno per completare la mia formazione», spiega ancora il figlio di Erdogan: «Completerò la mia tesi in un anno e mezzo o due anni e tornerò in Turchia. Sono arrivato in Italia il 30 agosto e ho iniziato a studiare».
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