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Chi è Angus Deaton, Nobel per l’economia e teorico della grande…

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Macroeconomia

Chi è Angus Deaton, Nobel per l’economia e teorico della grande fuga

È una incalzante metafora il titolo della sua ultima opera, «La grande fuga», che evoca un celebre film e il tentativo di fuga di un gruppo di prigionieri di guerra durante la seconda guerra mondiale. Questo perche', a suo giudizio, mancanza di liberta' significa «vivere nella poverta' e nella malattia». E nonostante oggi, come recita l'incipit del libro, la vita sia «meno dura di quanto sia forse mai stata nel corso della storia», milioni di persone ancora sperimentano «gli orrori dell'indigenza» e il mondo e' sempre attraversato da «diseguaglianze straordinariamente profonde».

Per mettere a fuoco queste dinamiche Angus Deaton, che ha ricevuto oggi il premio Nobel dell'Economia 2015, ha dedicato oltre 40 anni di studio, cimentandosi inoltre sui meccanismi dei consumi individuali che riflettono l'economia in cui vivono le famiglie, e da cui vengono studiate le leggi con le quali incentivare il benessere e combattere la poverta'. In tempi di crisi, non e' poco e nei giorni scorsi il tam-tam sui candidati papabili al prestigioso riconoscimento svedese prevedeva infatti un'attenzione particolare agli studiosi che hanno concentrato il loro lavoro sulle relazioni tra micro e macro economia e sul loro rapporto con la politica, con un accento significativo ai meccanismi che generano situazioni di poverta'.

Nato a Edimburgo, 68 anni, Deaton e' stato premiato proprio per l'«enfasi messa tra le decisioni individuali di consumo e gli effetti sull'insieme dell'economia», cosi' come ha spiegato l'Accademia reale di Scienze della Svezia. Uno dei suoi contributi piu' importanti e' l'individuazione di un meccanismo che spieghi come gli invididui spendono le loro entrate, quali beni e servizi acquistano e quali sprecano. Questo sistema e', secondo gli accademici svedesi, un metodo «flessibile ma sensibile» per stimare come la domanda di un certo prodotto dipenda dal prezzo di tutti i beni e i servizi, per spiegare inoltre perche' la vendita di un determinato prodotto e' limitata (cosi' come le entrate del consumatore).

Cio' ha dei riflessi anche sulla politica economica, ad esempio sull'impatto di una certa decisione di politica fiscale (pensiamo ad una riforma dell'Iva) che potrebbe incidere o meno sul benessere di una determinata classe sociale. Questo sistema venne sviluppato da Deaton, assieme all'economista John Muellbauer, negli anni Ottanta. Successivamente lo studioso si dedico' alla relazione tra entrate e consumi e poi alla qualita' della vita e ai livelli di poverta' nei paesi in via di sviluppo.

Formatosi all'Universita' di Cambridge, dottorato nel 1975 con una tesi sulla domanda dei consumatori nel regno Unito, ha prima insegnato a Bristol e poi si e' trasferito a Princeton, dove continua la sua attivita' di docenza e di studio. In particolare, e' titolare della cattedra di Economia e di Relazioni Internazionali. E' inoltre membro di alcune accademie prestigiose, come quella Britannica, quella Americana delle Arti e delle Scienze, ed ha gia' ricevuto molti premi.

Di sicuro, oggi e' tra le giornate piu' importanti della sua vita. A mezzogiorno, gli e' squillato il telefono per comunicargli l'assegnazione del premio (che prevede tra l'altro una gratifica economica di 860 mila euro). «Alla mia eta' - e' stato il suo primo commento, secondo quanto riporta il sito internet di Princeton - e quando sai che la tua attivita' si svolge da cosi' tanto tempo, sai perfettamente che (il premio Nobel, ndr) e' una possibilita'. Ma sai anche bene che ci sono tantissime persone importanti che lo possono meritare».

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