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Barclays sceglierà un nuovo chief executive americano, l'ex JP Morgan Jes Staley

New York - Barclays ci riprova a vivere il sogno dell'alta finanza americana. Per la seconda volta in pochi anni il colosso bancario britannico ha deciso di affidare la sua riorganizzazione e il suo rilascio ad un amministratore delegato prelevato dai ranghi di Wall Street. E' il 58enne James, “Jes”, Staley, ex top executive di JP Morgan dove aveva guidato le attivita' di banca d'investimento. Ora e' all'hedge fund BlueMountain Capital Management, da dove ha pilotato con successo anche una grande scommessa nel 2012 contro la sua ex banca. E proprio sulla piazza inglese: ha guadagnato 30 milioni di dollari in operazioni legate al caso della Balena di Londra, le errate puntate sui derivati dei trader dell'ufficio britannico di JP Morgan costate ingenti perdite.

La scelta di Staley, che secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal potrebbe essere formalmente nominato nelle prossime settimane, segnala un nuovo cambio di strategia per Barclays: dopo una fase di allontanamento dall'investment banking, un tempo motore di profitti, spinta dalla paura di scandali e eccessivi rischi, Barclays torna adesso sui suoi passi per cercare ritrovare smalto nei suoi conti appannati.
Il nome di Staley e' affiorato dopo una ricerca durata tre mesi da parte di una speciale commissione guidata dal presidente dell'istituto John Mcfarlane e scattata con l'estromissione del chief executive Antony Jenkins per inadeguata performance. Il Ceo aveva ingegnato ondate di licenziamenti nell'investment banking.

La banche europee e inglesi sono oggi al centro di ridimensionamenti mentre le rivali americane, che hanno piu' rapidamente e aggressivamente risanato il loro business, hanno consolidato il loro dominio internazionale. Mcfarlane in luglio ha ammesso che gli istituti statunitensi sono ormai diventati “gli unici a rivendicare davvero di essere istituzioni globali e di successo”.

Staley ha passato 30 anni della sua carriera a JP Morgan, fino ad arrivare a capo dell'investment banking nel 2009, una posizione che ha tenuto fino al 2013. Allora ha lasciato per unirsi al fondo BlueMountain, nel quale possiede una quota che potrebbe dover cedere per accettare la poltrona di amministratore delegato di Barclays. Stanley era gia' parso in corsa per la guida della banca britannica nel 2012, ma i quell'occasione gli fu preferito l'ora cacciato Jenkins.

Prima di Jenkins, Barclays si era gia' affidata alle cure di un executive di formazione statunitense nel 2005, Bob Diamond, travolto pero' dallo scandalo della manipolazione del Libor. E non e' la sola istituzione britannica a fare conto su stelle d'oltreatlantico. Bill Winters, a sua volta un tempo a JP Morgan, e' diventato quest'anno chief executive di Standard Chartered. Altri ex dirigenti di JP Morgan sono inoltre al comando di finanziarie del calibro di Visa, First Data e PNC Financial.

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