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Grandi banche di Wall Street tradite dal trading. Crollano gli utili di…

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ma i profitti complessivi restano ragguardevoli

Grandi banche di Wall Street tradite dal trading. Crollano gli utili di Goldman Sachs

NEW YORK - Tradite dal trading. Le grandi banche di Wall Street hanno tutte visto andare in panne uno dei loro storici motori di business e profitti, in particolare nelle divisioni impegnate su obbligazioni, valute e commodities. Queste attività a JP Morgan hanno visto le entrate trimestrali frenare del 23% e a Bank of America dell'11 per cento. A Citigroup sono scivolate del 16 per cento. Morgan Stanley deve ancora riportare il bilancio, lunedì, e Wells Fargo ha scarse attività a Wall Street.

Ma è a Goldman Sachs che il colpo al trading è stato più dolente. La banca d'affari per eccellenza, nonostante la trasformazione formale in istituto bancario tradizionale sotto la supervisione della Federal Reserve per superare la crisi del 2008, è tuttora la più dipendente dalle operazioni sui mercati. E la caduta di oltre un terzo degli utili del terzo trimestre (-36%) a Goldman è avvenuta di pari passo con il crollo nelle entrate da attività FICC, vale a dire proprio nel reddito fisso, valute e commodities (-33% a 1,46 miliardi).

Il tradimento era però annunciato dagli analisti e spesso previsto dagli stessi vertici bancari: le incertezze sui tassi di interesse e l'economia hanno depresso l'attività dei clienti sui mercati del credito e non solo, ha fatto sapere Daniel Pinto, il responsabile di corporate e investment bank di JP Morgan in una dichiarazione che può essere applicata a tutte le società. Il chief executive di Goldman, Lloyd Blankfein, ha riecheggiato il medesimo messaggio quando ha parlato di «cali nell'attività e nei prezzi di asset». Meglio, in generale, quando si tratta di trading, ha fatto solo la più piccola attività nell'azionario, che ha beneficiato della volatilità delle borse che porta con sé accresciute compravendite.

Le battute d'arresto a Wall Street, inoltre, non hanno significato drammi nei bilanci. Le banche americane hanno potuto contare su cali nelle spese legali, anzitutto nel caso di Bank of America e Citigroup. O di forza nella nell'investment banking, come JP Morgan, e nell'investment banking e gestione patrimoniale, come Goldman Sachs che ha definito «ottime» le performance di questi segmenti. Per JP Morgan, pur con un bilancio deludente, la redditività misurata dal Roe è addirittura aumentata al 12% dal 10% dell'anno scorso. E le cinque banche che hanno finora riportato risultati assieme hanno già dato conto di profitti complessivi più che ragguardevoli, quasi 23 miliardi di dollari.

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