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PICCOLI FINANZIERI CRESCONO

Macché giocattoli, negli Usa ora ai bimbi si regalano azioni di Borsa. Ecco come (e chi ci guadagna)

Basta con Barbie o Lego, stop con cioccolatini e caramelle che fanno male ai denti, negli Stati Uniti per i bambini è l’ora delle buone azioni. Intese come azioni di Borsa, quelle che i genitori ora fanno la fila per regalare ai propri figli. Se non ci credete, andate a cliccare siti come Sparkgift.com, il cui slogan è «Fai il dono di regalare azioni e fondi indicizzati agli amici e alla famiglia». Oppure cliccate su Giveashare.com, che permette a chi regala azioni di spedire targhette con incisioni personalizzate e la maglietta «I Own Disney», ossia «Sono Proprietario della Disney», che per un bambino americano è sicuramente una figata (anche se costa 22 dollari). Ah, chi invece acquista azioni DreamWorks può comprare a parte (a 20 dollari) la maglietta «Shrek Works for Me», «Shrek Lavora per Me», altrettanto imperdibile. Nelle targhette generiche, da attaccare in cameretta, campeggia lo slogan «La strada per arrivare a un milione inizia da una», intesa come azione. Un altro sito, Uniquestockgift.com, consiglia con studiata perizia il titolo di Borsa giusto da donare in ogni occasione: compleanno, festa di laurea, matrimonio e persino nozze d’oro. E non bisogna dimenticare il Natale, a cui mancano (come indica solennemente un timer in homepage) appena 70 giorni. Per non parlare di Halloween, ormai alle porte.

Dolcetto, scherzetto o un bel fondo azionario?
Molte persone non hanno un conto online per acquistare azioni, hanno ragionato i fondatori di tutti questi siti, e zero voglia di aprirlo affrontando tutte le complicazioni del caso. Perché allora non dare la possibilità a queste persone di acquistare piccole “fette” di azioni o di Etf, anche da soli 20 dollari? «Non c’è necessità di riempire moduli e firmare documenti - si legge su Sparkgift.com - basta scegliere un titolo o un fondo e poi pagare. Noi provvederemo a creare una certificazione e a mandarla al destinatario. Ci si mette solo un minuto - è l’enfatica conclusione - e si fa un regalo che può durare un’intera vita».

Ma perché i bambini? Perché in questo modo imparano presto il valore degli investimenti, si legge ancora sul sito. Come, con azioni di Borsa al posto dei videogame? Sì, è un inizio di educazione finanziaria, spiegano i creatori delle piattaforme, che ricordano come i teenagers siano sempre più attenti al valore del denaro. Lo confermano i soldaggi: i soldi sono considerati «molto importanti» dal 57% dei ragazzi della Generazione Z (quelli dai 14 ai 24 anni), secondo un’indagine commissionata dal broker online TD Ameritrade. Una percentuale in aumento di anno in anno.

Le azioni più regalate a bimbi e teenagers
Ma quali sono i titoli di Wall Street più gettonati come regalo per i propri figli? Giveashare.com fornisce un prezioso database, con i risultati per ogni fascia di età. Iniziamo dai neonati, dove a essere donate sono soprattutto le azioni DreamWorks, Disney e Build-a-Bear Workshop (una catena di negozi di giocattoli per i più piccoli), seguite da Cola-Cola, Hasbro e McDonald’s.

Quando i bambini diventano più grandi la classifica si modifica: trionfa SeaWorld Park Entertainment (parchi divertimento), con Disney e DreamWorks sul podio. Al quarto posto spunta la sorpresa assoluta Berkshire Hathaway (la società di Warren Buffett), seguita ancora da azioni del pianeta bambini come Hasbro, Coca-Cola, Nike, e poi Nintendo e Mattel, tallonate da McDonald’s, Activision (videogiochi) e Domino’s Pizza.

Infine, c’è la categoria teenagers, dove spopolano i digital brands: sul podio ci sono nell’ordine Facebook, Twitter e Apple, tallonati ancora da Warren Buffett con Berkshire, seguito a sua volta da Coca-Cola, Nike, Nintendo e McDonald’s.

L’ultima sorpresa di questo articolo? E' proprio l’Oracolo di Omaha: a fianco di brand adorati dai bambini di ogni età come Disney, DreamWorks e Coca-Cola, in due delle tre classifiche campeggia Warren Buffett, l’85enne finanziere guru degli investimenti. Evidentemente considerato un concentrato di valori da trasmettere, sia come self made man che come benefattore, e pure (che non guasta) come multimiliardario. A quando una maglietta con il faccione di Buffett e la scritta «Warren è il mio nonno adottivo»?

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