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Compra ad Halloween e vendi a maggio: così da 300 anni si guadagna in…

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STRATEGIE DI MERCATO vecchi e e nuove

Compra ad Halloween e vendi a maggio: così da 300 anni si guadagna in Borsa

(Corbis)
(Corbis)

Chi non conosce il “Sell in may and go away”? “Vendi a maggio” è una tecnica di ingresso e uscita dai mercati azionari antichissima. Si basa sulla tendenza dei mercati a sovraperformare nel periodo invernale (da novembre ad aprile) rispetto a quello estivo (da maggio a ottobre). Funziona in modo molto semplice: vendo le azioni a inizio maggio,tengo i soldi disinvestiti nei mesi estivi e torno ad acquistare a fine ottobre. Non che “l'indicatore di Halloween”, come lo chiamano in Borsa, funzioni sempre con la regolarità di un orologio svizzero. Nell’inverno 2008, dopo il crack Lehman, non solo non ha guadagnato ma si è risolto in un bagno di sangue. Però quest’anno non ha deluso. Il Ftse Mib di Piazza Affari, per esempio, dal 1° maggio a metà ottobre ha perso quasi il 3,6%, mentre nei sei mesi precedenti, ossia tra il 1° novembre 2014 e il 30 aprile 2015, aveva sfiorato un sontuoso guadagno del 16,5%. Ok, stavolta ci ha preso, ma se lo consideriamo nella profondità della Storia? Quante volte in passato l’“indicatore di Halloween” ha fatto sovraperformare i suoi seguaci?

Cosa dicono 321 anni di statistiche
Nel 1694 l’Inghilterra era nel pieno della Guerra della Grande Alleanza, combattuta in Europa continentale, Irlanda e Nord America: la sfida all’ultimo sangue tra due eterni nemici, il re d’Inghilterra Gugliemo III d’Orange e Luigi XIV, il “Re Sole” francese. E' da quell’anno che inizia la raccolta di dati statistici sulla Borsa di Londra effettuata da due ricercatori universitari, Ben Jacobsen del New Zealand Institute of Advanced Study e Cherry Yi Zhang della Nottingham University Business School China. Il motivo: scoprire quanto è robusto l’indicatore di Halloween. Nel loro studio The Halloween Indicator, “Sell in May and go Away”: An Even Bigger Puzzle, i due ricercatori hanno preso in esame i dati di 109 Borse diverse il più possibile indietro nel tempo, analizzando oltre 33mila mensilità dei mercati. Il risultato: in media, nei sei mesi tra maggio e ottobre la performance è negativa, mentre i mesi invernali, da novembre ad aprile, regalano performance medie superiori del 4,5% rispetto a quelle estive. Tra i 109 esaminati, c’è un solo Paese in cui statisticamente si guadagna anche nel semestre maledetto: si tratta delle isole Mauritius, in cui dal 1989 esiste una Borsa valori (confessiamo che prima di scrivere quest’articolo non l’avremmo mai sospettato).

E se in estate compriamo titoli difensivi?
Esiste una variabile dell’Halloween indicator studiata sempre da Ben Jacobsen, stavolta assieme a Nuttawat Visaltanachot della Massey University. Nel loro paper The Halloween Effect in Us Sectors, i due hanno cercato di capire se nel semestre maledetto (da maggio a ottobre) è meglio tenere il denaro contante o acquistare titoli difensivi. Il risultato è che si guadagna di più con titoli difensivi, che nel semestre estivo sono quelli più “consumeristici”, i quali secondo la ricerca tendono a sovraperfomare i mercati. L’esperimento è un po’ vecchiotto, perché si fermava al 2005. Qualcuno l’ha però rinfrescato, aggiornandolo agli ultimi 10 anni.

Quando i difensivi battono il cash
A rinfrescare le statistiche sull’opzione “difensivi” è arrivato Mark Hulbert, commentatore di Market Watch, che ha elaborato le statistiche da inizo 2005 al marzo 2015. Il risultato? In questo lasso di tempo il “buy and hold” (ossia l’acquisto dell’indice Dow Jones, senza vendere d’estate) ha prodotto un ritorno dell'8% annualizzato, mentre “l'indicatore Halloween” (vendere a inizio maggio e comprare a fine ottobre) ha dato risultati leggermente inferiori, pari al 7,4% annuo, ma con una minor volatilità. E' stato il terzo approccio - quello di vendere l’indice a maggio ma acquistando titoli difensivi - che ha regalato i migliori ritorni: il 9,3% annuo, ma con una volatilità comunque alta. Nell’esperimento di Hulbert i titoli difensivi erano rappresentati cinque Fidelity Select mutual funds, acquistati in parti uguali: Select Consumer Staples Portfolio, Select Leisure Portfolio, Multimedia Portfolio, Retailing Portfolio e Utilities Portfolio.

E quest’anno? Vedremo se “l’indicatore di Halloween” riuscirà a non deludere, magari riportando gli indici vicino ai massimi relativi della scorsa estate.

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