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Xi Jinping in carrozza a Londra: in arrivo affari per 40 miliardi di…

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IL PRESIDENTE CINESE IN GRAN BRETAGNA

Xi Jinping in carrozza a Londra: in arrivo affari per 40 miliardi di euro

LONDRA - La rassegna del picchetto d'onore, la scorrazzata sul cocchio reale al fianco di Elisabetta II e Filippo di Edimburgo, l'abbraccio di Westminster: il presidente cinese Xi Jinping marcia nel cuore del Regno accompagnato da tutti i simboli della «britishness». Non manca il banchetto a Buckingham palace e i colloqui con il premier, David Cameron che dovranno suggellare una nuova era delle relazioni economiche fra i due Paesi.

Su quelle politiche pesa la sistematica violazione dei diritti umani di Pechino. Sull'autoritarismo del regime cinese, Londra sembra però mettere la sordina, con il ministro degli Esteri Philip Hammond esplicito nel rigettare ogni critica. «Non siamo naif, in qualsiasi rapporto internazionale teniamo gli occhi ben aperti».

È possibile, ma questa volta apertissimo deve essere anche il portafogli perché Londra spera di attrarre investitori di Pechino come mai prima d'ora: David Cameron conta infatti di firmare accordi o sbloccare progetti per un valore di 30 miliardi di sterline (oltre 40 miliardi di euro) capaci di creare 3900 posti di lavoro. Fra l'altro potrà essere formalizzato anche l'ingresso di capitali cinesi nell'impianto nucleare di Hinckley, una centrale di nuova generazione, e un accordo di cooperazone in campo petrolifero tra Bp e China National Petroleum Corp.

Il dettaglio delle intese anglo-cinesi sarà reso noto giorno per giorno fino a venerdì quando Xi Jinping tornerà a Pechino direttamente da Manchester dove visiterà la capitale del Nord, città - simbolo della decentralizzazione che l'esecutivo di Cameron sta avviando. Ma non sarà solo una lista di rapporti flautati. La spinta sul premier perché denunci gli eccessi del regime è forte, con l'artista simbolo della “resistenza” all'autoritarismo cinese, Ai Wei Wei, che espone nel centro di Londra in queste stesse ore di visita di Stato.

Ma anche sul coté economico pesano dissapori: la disputa sul dumping dell'acciaio cinese è esplosa in queste ore con delicate ricadute diplomatiche. Per Pechino, ma soprattutto per Londra che vede un'industria chiave della propria economia soccombere sotto i carichi di acciaio a prezzi di saldo.

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