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Per il 2020 la Cina punta a una società “moderatamente”…

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il piano quinquennale

Per il 2020 la Cina punta a una società “moderatamente” prospera

Mette le mani avanti, la Cina. Il 18esimo Comitato Centrale del Partito comunista cinese ha diffuso il testo del 13esimo Piano nazionale per lo sviluppo economico e sociale della Cina approvato dalla quinta sessione plenaria che si è conclusa il 29 ottobre scorso. Avrà scadenza fino al 2020 ma, si legge nel testo, questa Cina punta alla costruzione di una società moderatamente prospera. Questo è il goal principale che ritorna più volte in un testo volutamente scarno, senz'altro alle prese con un contesto più problematico del precedente.

Intanto, le sfide dei mercati finanziari globali che, ammette il documento, quest'anno si sono abbattute sulla Cina, fanno ancora paura. L'aggregato economico della Cina, seconda potenza mondiale, si basa su un prodotto interno lordo pro capite di circa 7.800 dollari per una popolazione di 1 miliardo e 300mila persone. Il terziario ormai è il secondo settore, il tasso di urbanizzazione ha superato il 55%, molte scoperte scientifiche hanno portato la Cina a incassare grandi successi. Ma non basta. Il principale attore del commercio e primo investitore al mondo ha problemi finanziari che non finiranno facilmente. L'innovazione non è ancora abbastanza, c'è molta overcapacity. I divari di reddito pesano, l'invecchiamento della popolazione pure.
Bisogna approfondire la riforma fiscale, stabilire poteri e adattarsi a moderare il rafforzamento dei poteri centrali e le responsabilità di spesa.

Accelerare le riforme finanziarie, migliorare l'efficienza dell'economia reale, dei servizi finanziari. Promuovere nuova urbanizzazione incentrata sull'uomo. Implementare il sistema di permesso di soggiorno, creare servizi pubblici di base per raggiungere la piena copertura della popolazione residente. Costruire una società moderatamente prospera, dunque.

Se la riforma dei mercati occupa un ruolo importante nel nuovo piano, un capitolo a parte riguarda il welfare. La Cina deve migliorare il sistema di assicurazione sociale, introdurre la politica di progressivo aumento dell'età pensionabile, il miglioramento conti personali e le spese ambulatoriali complessive. Incoraggiare le forze sociali a istituire servizi sanitari, promuovendo ospedali privati senza scopo di lucro e a parità di trattamento in ospedali pubblici.

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