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Braccio di ferro tra Atene e la troika sul pignoramento della prima casa

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IN VISTA eurogruppo di lunedì

Braccio di ferro tra Atene e la troika sul pignoramento della prima casa

La Grecia dovrà prendere decisioni «difficili» nelle prossime settimane per rispettare gli impegni assunti con la firma dell'accordo sulle riforme con i creditori internazionali, fra cui l'indebitamento dei privati e il pignoramento della prima casa in caso di mancato pagamento della rata del mutuo, le pensioni e la ricapitalizzazione delle banche.

Per il via libera è necessario l'accordo Troika-Atene sull'attuazione di 48 misure economiche concordate sulle quali è in corso il negoziato da un paio di settimane, negoziato non concluso perché solo una parte di tali misure è stata adottata.

Tra queste la più rilevante è come trattare i crediti in sofferenza delle banche. È chiamata in causa la gestione dei mutui non pagati e il relativo pignoramento dei proprietari delle case insolventi, tema delicatissimo per Tsipras perché ne va della coesione sociale del paese. Il governo ellenico vuole tutelare i proprietari di case insolventi per proprietà di valore fino a 200 mila euro mentre la Troika indica la soglia di 120 mila euro. La distanza è molta e rischia di fare la differenza sui bilanci delle quattro maggiori banche del Paese.

Per i creditori il tema è dirimente perché legato alla situazione dei bilanci bancari e accelera il percorso di ristrutturazione dei quattro grandi istituti di credito adesso alle prese con gli aumenti di capitale da 14,8 miliardi di euro di ricapitalizzazione complessivi e, in prospettiva, della fine dei controlli sui movimenti di capitale.

Tutta questa vicenda è stata ricordata dal commissario Ue agli Affari economici, il francese Pierre Moscovici, nel corso di una visita di due giorni ad Atene per verificare l'attuazione del programma di sostegno finanziario. Alla Grecia nel terzo programma di salvataggio in cinque anni sono stati garantiti 86 miliardi di euro in cambio dell'attuazione di una serie di riforme di cui la tranche di due miliardi di euro dovrebbe essere scongelata lunedì prossimo se l’Eurogruppo darà il disco verde mentre un altro miliardo di euro sarebbe rilasciato in seguito.

Le misure per l'attuazione delle riforme sono in ritardo di circa due settimane e Moscovici ha detto che «devono essere fatti dei progressi entro la prossima settimana, quando il dossier greco sarà nuovamente sul tavolo dell'Eurogruppo di lunedì prossimo. Fra i punti più controversi ci sono la ricapitalizzazione degli istituti di credito, la protezione dei correntisti nel caso la ricapitalizzazione delle banche dovesse ritardare oltre il primo gennaio e l'indebitamento dei privati. Il governo greco di Syriza guidato dal premier Alexis Tsipras vorrebbe proteggere le fasce più vulnerabili della popolazioni in caso di perdita dell'abitazione per mancanza del pagamento delle rate del mutuo, mentre i creditori chiedono che tutti siano tenuti a rispondere perché un bene immobile deve tornare sul mercato nel più breve tempo possibile.

«Siamo totalmente d'accordo che è necessario aiutare e proteggere i più vulnerabili. Ma è anche necessario trovare una soluzione nei confronti di chi decide di fallire per evitare le responsabilità», ha spiegato il commissario che si riferiva a casi dove alcuni volontariamente non pagano le rate sapendo di essere protetti dall’attuale legislazione. Tsipras ha anche fatto pesare il fatto che Atene sta accogliendo 750mila profughi da inizio anno che partono dalle coste turche, e la Ue dovrebbe tenere conto di questo aggravio a cui il suo governo deve far fronte.

Primi 30 rifugiati trasferiti da Atene in Lussemburgo
Un primo gruppo di 30 rifugiati sbarcati in Grecia è partito mercoledì per il Lussemburgo nell'ambito del piano Ue per la ripartizione dei migranti fra gli Stati membri. Sappiamo bene che questi primi 30 migranti «sono solo una goccia nell'oceano, ma vogliamo che questa goccia diventi un fiume di umanità e solidarietà», ha detto il primo ministro greco Alexis Tsipras durante la cerimonia per la partenza dei migranti, secondo quanto riferisce il sito To Vima. Presenti anche il ministro degli Esteri lussemburghese, Jean Asselborn, il commissario europeo alle Migrazioni Dmitri Avramopoulos e il presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz. Il gruppo di 30 migranti è composto da quattro famiglie siriane e due irachene. Partiti in aereo da Atene per Bruxelles, verranno poi trasferiti in autobus fino in Lussemburgo. Tsipras ha rimarcato la necessità di una maggiore cooperazione fra l'Unione Europea e la Turchia, per far sì che il processo di identificazione dei migranti, in vista di una loro redistribuzione in Europa, inizi in Turchia, risparmiando le vite dei tanti che annegano nell'Egeo nella speranza di raggiungere la costa ellenica e quindi la Ue.

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