L’Irlanda corre più veloce di tutti, dentro e fuori la zona euro. Altro che lepre, dopo la crisi iniziata nel 2008, è tornata la tigre celtica. Secondo le stime della Commissione il Pil di Dublino crescerà del 6% quest’anno per poi confermarsi nel 2016 con un’espansione pari al 4,5 per cento. Le autorità di Bruxelles hanno comunque avvertito: l’economia irlandese - salvata dagli aiuti europei nel 2010 - è strettamente legata a quella del Regno Unito e così è molto alto il rischio che deriva da un’eventuale uscita di Londra dalla Ue. Il boom irlandese è dovuto sia alle esportazioni che alla «forte domanda interna». Ancora alto tuttavia il tasso di disoccupazione, fermo al 9,5 per cento: la Commissione prevede che possa scendere a circa il 7,9% nel 2017.