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La Grecia approva misure di austerity su pensioni, fisco e…

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il voto del parlamento di atene

La Grecia approva misure di austerity su pensioni, fisco e privatizzazioni porti

Il parlamento greco ha approvato venerdì mattina un disegno di legge con una serie di riforme richieste dalla troika prima della riunione dell'Eurogruppo prevista lunedì a Bruxelles, meeting dove si deciderà se Atene debba avere due miliardi di euro di nuovi fondi come tranche del pacchetto di 86 miliardi di aiuti complessivi.

La Grecia deve approvare una serie di riforme per passare il primo esame di un nuovo piano di salvataggio e deve inoltre ricapitalizzare il suo sistema bancario entro la fine dell'anno, prima di poter iniziare i colloqui sulla riduzione del debito che corre a 190% del Pil, elemento di cui il primo ministro Alexis Tsipras ha fatto una priorità di governo.

La maggioranza dei deputati in parlamento composto da 300 deputati, ha approvato il disegno di legge che taglia l'importo rispetto alla legislazione precedente delle pensioni modificando il sistema di calcolo, costringe la Grecia a rispettare le norme di efficienza energetica dell'Ue, elimina degli ostacoli per la privatizzazione di grandi porti e elimina gradualmente delle esenzioni fiscali destinate agli agricoltori, un gruppo particolarmente tutelato negli anni precedenti.

Approvare il disegno di legge di tagli e aumenti di tasse è stato fondamentale, ma ci sono ancora problemi che ostacolano il via libera definitivo che può sbloccare i 2 miliardi di euro di aiuti, un sub-tranche di un iniziale rata da 26 miliardi.

Atene e la troika sono ancora in disaccordo su un meccanismo efficace per affrontare il salvataggio delle banche greche - istituti che riceveranno gli aiuti pubblici - su come affrontare il tema delle sofferenze dei crediti che interessano le imprese, ma anche migliaia di titolari di mutui ipotecari. Il governo greco di Syriza vuole preservare dal pignoramento chi ha una prima casa del valore fino a 200 mila euro mentre la troika vuole ridurre il limite a 120mila euro.

Inoltre c'è la richiesta di mettere un prelievo Iva al 23% per l'istruzione privata, oggi esente da qualsiasi prelievo. Atene deve trovare fondi aggiuntivi per 300-400 milioni di euro ma poi ha fatto marcia indietro sull'Iva alle scuole private perché il tema aveva creato forti malumori nel Paese, poiché avrebbe fatto lievitare i costi dell'istruzione privata a carico delle famiglie. Ora Atene deve trovare altri modi per raccogliere nuove entrate.

Il vice ministro delle Finanze, Tryfon Alexiadis, ha detto che il governo annuncerà a breve la sua decisione sulle misure che sostituiranno l'Iva in materia di istruzione. La corsa contro il tempo, sport molto diffuso in Grecia, continua.

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