È il primo summit tra i capi di Stato di due Paesi coinvolti in una guerra civile circa 70 anni fa, dal 1949 per l’esattezza. Un incontro organizzato nei minimi dettagli quello fra i presidenti di Cina e Taiwan, Xi Jinping e Ma Ying-jeou, che si sono stretti la mano davanti ai rappresentanti dei media all'Hotel Shangri-La di Singapore, dove si sono svolti i colloqui.
«Nessuna forza può separare» Cina e Taiwan, ha affermato il presidente cinese Xi Jinping, cravatta rossa, incontrando il presidente di Taiwan Ma ying-Jeou, cravatta blu. Xi ha aggiunto «Siamo una sola famiglia e la famiglia viene prima di tutto. I cinesi da entrambe le parti dello stretto hanno la capacità e la saggezza per risolvere i loro problemi». «Siamo qui per evitare che si ripetano le tragedie del passato», ha affermato il presidente Xi Jinping, citato da Nuova Cina, incontrando il leader taiwanese Ma Ying-jeou. Dopo circa un'ora si è concluso lo storico incontro a porte chiuse tra i due fatto di un protocollo molto particolare che ha previsto che i due leader si chiamassero “mister” (signore) e non “presidente”.
La Cina non ha missili puntati su Taiwan, ha inoltre detto il presidente cinese Xi Jinping nel corso del suo incontro col leader taiwanese Ma Ying-jeou, secondo quanto ha riferito lo stesso Ma in conferenza stampa al termine dell'incontro a Singapore.
Le autorità di Singapore hanno reso noto che tre persone partite da Taipei per inscenare una protesta in occasione dell'incontro sono state fermate all'arrivo e verranno rimpatriate.
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