Mondo

Contro il Qe della Bce tre ricorsi alla Corte costituzionale tedesca

  • Abbonati
  • Accedi
eurozona

Contro il Qe della Bce tre ricorsi alla Corte costituzionale tedesca

Attacco giudiziario al Quantitative easing della Banca centrale europea: a muoverlo sono di nuovo i tedeschi che hanno presentato tre distinti ricorsi alla Corte costituzionale di Karlsruhe.

Le azioni, confermate da un portavoce del tribunale, sono state avanzate a maggio, settembre e ottobre. La seconda è stata promossa da Bernd Lucke, il professore universitario di economia che ha fondato Alternative für Deutschland, il partito euroscettico rimasto fuori dal Bundestag per un soffio (4,7%) alle elezioni del 2013. Il partito si è però spaccato l’estate scorsa e Lucke ne è uscito fondando Alfa, acronimo di Allianz für Fortschritt und Aufbruch (Alleanza per il progresso e la rinascita).

«Le cause sono dirette contro il programma di acquisto di titoli della Bce e mettono nel mirino Parlamento e governo tedeschi per non essere riusciti a fermarlo» ha dichiarato il portavoce di Karlsruhe, Michael Allmendinger.

Un altro ricorrente è l’ex parlamentare Peter Gauweiler, bavarese della Csu ed euroscettico, già tra i promotori del ricorso contro il programma di acquisti Omt (Outright Monetary Transactions) del 2012 che a giugno di quest’anno ha però ricevuto l’avallo della Corte di giustizia dell’Unione europea alla quale il tribunale tedesco aveva rimesso la valutazione sulla legittimità.

Dopo questa sconfitta, dunque, è tornata all’attacco quella coalizione di professori e politici tedeschi da sempre critici della politica monetaria messa in atto da Francoforte dopo il celebre “whatever it takes” pronunciato dal presidente Mario Draghi in difesa della moneta unica.

«Con la sua eufemistica politica di Quantitative easing, la Bce sta cercando di provocare fiammate inflazionistiche, stampando una quantità enorme di moneta» ha detto Gauweiler. «Questo è un programma di politica economica - ha concluso - che serve alle banche dalle quali la Bce compra prestiti problematici. Si sta trasformando nella bad bank d’Europa».

La Corte tedesca non ha ancora messo in calendario alcuna udienza.

© Riproduzione riservata