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Incendio alla «giungla» di Calais. C’è il sospetto di…

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il campo dei rifugiati

Incendio alla «giungla» di Calais. C’è il sospetto di rappresaglia contro i profughi musulmani

Non si sa se l'evento sia collegato agli attentati terroristici di Parigi, ma nella “giungla” di Calais è in corso un grave incendio. La giungla è il nome con cui si indicano le zone della città abitate dai profughi giunti in Francia dall'Africa o dall'Asia, che attendono di raggiungere la Gran Bretagna attraverso il tunnel della Manica. Viaggio che però è loro negato da accordi bilaterali tra i ministri degli Interni di Londra e Parigi, che non riconoscono loro lo status di rifugiati.

L’aumentare quindi degli “ospiti” ha suscitato negli anni la collera di molti cittadini, favorendo la nascita di gruppi di estrema destra intolleranti e xenofobi. Non è escluso che l’incendio possa essere un atto di rappresaglia: molti migranti provengono da Siria, Iraq, Afghanistan, Libia, Pakistan, Bangladesh. Sono quindi di nazionalità araba o di religione islamica, motivo forse sufficiente per fare “da capro espiatorio” agli attentati organizzati dallo Stato islamico stasera a Parigi.

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