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Parigi, 007 Iraq: attacchi ordinati dal Califfo e preparati in Siria

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le stragi di parigi

Parigi, 007 Iraq: attacchi ordinati dal Califfo e preparati in Siria

Il Califfo dell'Isis Al-Baghdadi in persona ha dato ordine di colpire i Paesi della coalizione impegnati nei bombardamenti in Iraq e Siria con «bombe, omicidi e presa d'ostaggi». Gli 007 iracheni - apprende l'Ap che ha visionato il documento dei servizi - avevano avvertito i governi occidentali, in particolare la Francia, il giorno prima degli attacchi.

Secondo le informazioni dei servizi segreti iracheni rivelate all'Ap, l'attacco a Parigi è stato preparato a Raqqa, in Siria, dove nei mesi scorsi un gruppo di terroristi erano stati preparati specificatamente per l'operazione nella capitale francese. 24 i jihadisti coinvolti, 19 per gli attacchi terroristici e cinque con compiti logistici. L'Iraq aveva messo in guardia contro imminenti attentati non solo la Francia ma anche Stati Uniti e Iran. Lo ha rivelato il ministro degli Esteri iracheno Ibrahim al-Jaafari in un'intervista fatta a Vienna e pubblicata oggi sul proprio sito web: “la minaccia riguardava la Francia in particolare, ma anche tutti i Paesi europei” della coalizione anti-Isis.

Anche il New York Times, citando fonti investigative americane e francesi, scrive che gli attentatori di Parigi erano in contatto con alcuni membri dell'Isis in Siria con i quali hanno comunicato prima di sferrare gli attacchi. Secondo gli esperti sentiti dal Nyt si tratta di una prova evidente di come i vertici dell'Isis abbiano di fatto preparato e coordinato l'attacco, e non solo ispirato. Le comunicazioni sarebbero avvenute attraverso l'uso di tecnologie criptate, affermano le fonti sentite dal quotidiano, senza spiegare se si tratti di canali di comunicazione che erano tra quelli monitoriati dalle intelligence occidentali oppure se si tratti di canali più sofisticati che sfuggono all'attività di vigilanza.

Giuliano Ferrara su twitter
Non tornano i conti sulla dinamica degli attentati di Parigi a Giuliano Ferrara, che dalla capitale francese ha allungato sulla sanguinosa vicenda l'ombra del mistero scrivendo su Twitter. «@Ferrara il grasso» ha digitato infatti sul social media: «Sono sceso dal bus 47 a Chatelet alle 7:45 (di sera, ndr) di venerdì 13. Boulevard Sébastopol era presidiato e bloccato. Ma il primo boato è delle 9 e 20 (di sera, ndr)». E nel tweet successivo ha continuato: «Polizia in allerta un'ora e 1/2 dalla prima esplosione. Sapevano qualcosa? No, ordinaria vigilanza per lo stadio. Troppo lontano #misteri».

Ankara: sventato potenziale attacco terroristico a Istanbul
La Turchia avrebbe sventato un potenziale attacco terroristico a Istanbul venerdì scorso, lo stesso giorno degli attentati di Parigi. Lo riportano media locali, citando fonti della sicurezza di Ankara. Le autorità turche sospetterebbero che Aine Lesley Davis, un presunto jihadista britannico di alto profilo fermato proprio venerdì a Istanbul insieme a un gruppo di persone di cui non si conoscono le generalità, stesse pianificando un attacco simile a quelli di Parigi nella metropoli sul Bosforo. L'uomo sarebbe legato al boia dell'Isis Jihadi John (Mohamed Emwazi).

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