Mondo

Renzi con Descalzi da Putin e Pena Nieto. «Investire di più in…

  • Abbonati
  • Accedi
energia

Renzi con Descalzi da Putin e Pena Nieto. «Investire di più in Africa su gas e rinnovabili»

ANTALYA - Anche i vertici internazionali possono essere un'occasione per promuovere le aziende italiane e gettare le basi per nuovi affari. Con una piccola forzatura rispetto ai rigidi protocolli diplomatici, il premier Matteo Renzi ha innovato rispetto al passato e ha voluto vicino a sé nei bilaterali a margine del G20 con il presidente russo Vladimir Putin e in quello con il presidente del Messico Enrique Pena Nieto l'ad di Eni Claudio Descalzi.

Anche se il focus del bilaterale con il presidente russo è stato tutto su Siria, terrorismo e Ucraina non sono mancate alcune battute sul ruolo che l'Italia potrà avere a Bruxelles per alleggerire le attuali sanzioni. Nei rapporti con Mosca il ruolo attuale dell'Eni è quello di acquirente di gas dopo l'uscita circa un anno fa dal progetto South Stream. In realtà vi sono alcuni progetti di esplorazione nell'Artico bloccati, però, dalle sanzioni occidentali dopo la crisi ucraina, che potrebbero ripartire una volta che le sanzioni verranno alleggerite in linea con quanto previsto dall'accordo di Minsk 2.

Anche con il presidente messicano Pena Nieto Descalzi ha avuto modo di scambiare alcune opinioni sui meccanismi autorizzativi per il nuovo progetto di esplorazione di Eni in Messico per creare un hub energetico nella regione. Circa un mese fa Eni si è infatti aggiudicata, a seguito di una gara internazionale, un Production Sharing Contract, con la quota del 100%, per lo sviluppo e lo sfruttamento dei giacimenti a olio di Amoca, Miztón e Tecoalli, che si trovano nella Baia di Campeche, nell'offshore del Messico.

Amoca, Mitzon e Teocalli sono situati nella cosiddetta “Area 1”, in acque convenzionali e a una profondità che varia tra i 20 e i 40 metri. I campi che verranno gestiti da Eni Mexico sono collocati a breve distanza dalla costa, quindi in un contesto operativo dove Eni ha grande esperienza e opera con elevata efficienza e bassi costi operativi. Secondo le stime ufficiali della Comisión Nacional de Hidrocarburos (CNH), che ha organizzato la gara, i volumi di olio per tutti e tre i campi, sono pari a circa 800 milioni di barili di olio e 14 miliardi di metri cubi di gas associato.

Delle cinque aree in gara, l'Area 1 è stata quella in cui si è registrata la maggiore competizione. L'assegnazione del blocco è soggetta ora all'approvazione delle autorità locali. La gara è stata la seconda asta petrolifera convocata da CNH nell'ambito della “Ronda 1”, in seguito alla Reforma Energetica del 2014 che consente anche alle compagnie straniere e locali di operare in Messico.
E di energia ha parlato lo stesso Renzi nella sessione plenaria del G20, sottolineando il ruolo cruciale delle piccole e medie imprese e sottolineando l'importanza degli investimenti energetici in Africa, dalle dighe etiopi fino al gas e alle rinnovabili.

© Riproduzione riservata