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Sicurezza e immigrati, Renzi illustra durante la cena il modello Italia

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Sicurezza e immigrati, Renzi illustra durante la cena il modello Italia

ANTALYA - Una strategia di lungo periodo, non solo una reazione emotiva. Solo così, per il premier italiano, Matteo Renzi si può contrastare efficacemente il terrorismo fondamentalista. «Di fronte a problemi complessi come il terrorismo non possiamo pensare di risolverli con interventi di tempo limitato - afferma il presidente del Consiglio subito dopo l'incontro avuto questa mattina con il presidente russo Vladimir Putin assieme all'ad di Eni Claudio De Scalzi - nessuno risolve un problema così grande con la bacchetta magica».

Secondo Renzi non si può prescindere da “un accordo ampio, con Usa, Ue e Russia protagonisti insieme alle potenze dell'area”. La posizione italiana, ha aggiunto il capo del Governo “è sempre la stessa: serve una strategia, non solo una reazione». Quanto ai rapporti tra Russia e Occidente dopo le sanzioni per l'Ucraina Renzi ha sottolineato la necessità di riportare la Russia al tavolo internazionale. “Mi pare – ha aggiunto - che finalmente si sia iniziato a Vienna un percorso che spero possa essere la soluzione al problema della Siria. Pero che anche il G20 faccia fare un passo avanti in questa direzione che è l'unica possibile”.

Anche ieri sera, durante la cena dedicata alla risposta da dare al terrorismo, Renzi ha illustrato il suo pensiero sui temi della sicurezza. In particolare sulla crisi dei rifugiati il premier ha tenuto a ricordare che le cause che fanno esplodere il numero dei migranti sono sostanzialmente due: povertà e guerra. Per questo c'è bisogno di un “approccio globale e complessivo che vada dall'Afghanistan alla Libia, dalla Nigeria alla Somalia”. Renzi ha anche spiegato l'impegno italiano a favore dei migranti. “Sono molto orgoglioso del mio popolo – avrebbe detto durante la cena - l'Italia ha salvato migliaia di vite nel Mediterraneo, e continua a farlo. Ma il mare è il posto peggiore dove salvare vite umane”.

Anche in questo caso serve una strategia condivisa a livello europeo perché “in Europa stanno crescendo i muri e l'Europa è nata per abbattere i muri, non per farli crescere”. Quanto al terrorismo Renzi ha sottolineato come una parte dei terroristi nei casi di attentati vengono dalle nostre periferie, dalle banlieues, sono cresciuti nelle nostre scuole, sono nostri connazionali, non vengono da fuori. Renzi ha precisato come i terroristi abbiano voluto colpire luoghi di vita quotidiana, teatri, stadi, ristoranti. “Vogliono ucciderci – ha aggiunto – e quando non riescono a ottenere la nostra morte vogliono cambiare la nostra vita, farci vivere nella paura”.

Quanto alla risposta che la comunità internazionale deve mettere in campo occorre per Renzi una strategia di lungo periodo, non una semplice reazione immediata che “rischia di produrre disastri come in Libia”.

Questa mattina, nell'intervento alla sessione di apertura della seconda giornata sui temi economici, Renzi ha sottolineato come l'Italia sia diventata un esempio a livello internazionale nella lotta alla corruzione e ha citato due esempi di buon funzionamento, di best practices: l'Anac per salvare Expo e combattere corruzione; la fatturazione elettronica e la dichiarazione telematica contro evasione fiscale. L'utilizzo delle banche dati contro l'evasione funziona meglio del semplice controllo sul territorio e la digitalizzazione spinta resta la chiave per una lotta efficace alla evasione.

Renzi ha anche ringraziato gli altri Capi di Stato e di Governo del G20 per il generale apprezzamento ottenuto sui risultati dell'Expo. Ma se l'Expo è stato possibile, ha precisato renzi “ciò si deve proprio alla lotta contro la corruzione”. Ed è ora importante che venga implementato il protocollo tra Ocse e Anac sulla lotta alla corruzione.

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