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Tra i jihadisti la kamikaze bionda e i due fratelli fermati e rilasciati prima…

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i massacri a Parigi

Tra i jihadisti la kamikaze bionda e i due fratelli fermati e rilasciati prima della strage

Il commando di otto jihadisti che ha insanguinato Parigi e fatto 129 morti venerdì 13 novembre fa parte di una rete più grande. Il blitz di Saint Denis prova che l’organizzazione era più estesa ed era «pronta a colpire di nuovo» dice adesso il governo francese, l’aeroporto e il quartiere finanziario della Defense probabili prossimi obiettivi. Oltre ai legami che univano i membri del gruppo e all’uso di un’anfetamina diffusa fra i kamikaze in Medio Oriente - droga che serve a eliminare la paura e dare euforia prima di farsi esplodere - emergono in queste ore le leggerezze delle forze dell’ordine belghe.

La donna che si è fatta esplodere a Saint Denis si chiamava Hasna, e sembra fosse la bionda cugina di Abdelhamid Abaaoud, il regista della strage di venerdì sera, secondo BfmTv. Questa è l'identità della kamikaze di Saint-Denis in base ai primi elementi, ma la procura non si sbilancia e non commenta limitandosi a dire che stanno lavorando per identificarla. Il quotidiano di Parigi titola online che «si è trattato di una prima in Francia», e ricostruisce così il suicidio della jihadista bionda dai capelli lunghi. «Le hanno detto di non abbassare le braccia - racconta un testimone - e di alzare le mani e dopo c'è stata un'esplosione fortissima. Penso sia successo quando ha azionato la sua bomba. Molti vetri della strada sono andati in frantumi. In quel momento si è iniziato a sparare, e non si è più smesso».

Il super-ricercato Salah invece è sfuggito per due volte ai controlli. Oggi si scopre infatti che due dei fratelli Abdeslam, Brahim e Salah, membri del commando, furono fermati e interrogati dalla polizia in Belgio prima degli attacchi di venerdì, ma «non davano segno di costituire una potenziale minaccia» e furono lasciati andare, ammette il portavoce della procura federale belga, Eric van der Sypt, intervistato dal sito informativo “Politico”, senza peraltro fornire date. Brahim, uno dei kamikaze che si son saltare in aria nella capitale francese, «tentò di raggiungere la Siria, ma riuscì ad arrivare soltanto in Turchia» ha spiegato van der Sypt. «Fu sottoposto a interrogatorio al suo ritorno, e insieme a lui anche il fratello», appunto Salah, attualmente latitante.

Non bastasse, lo stesso Salah Abdeslam a febbraio è stato fermato per possesso di hashish a Gorinchem, nel sud dei Paesi Bassi, brevemente trattenuto e infine rilasciato per via della modica quantità di droga che aveva con sé, riferiscono fonti della polizia olandese, secondo cui il 26enne se la cavò con una multa da 70 euro. Pagata la sanzione, gli fu consentito di proseguire: «non sussistevano basi legali per indagini più approfondite», hanno spiegato le fonti. A loro dire, Salah era a bordo di un'auto con targa belga, in compagnia di uno dei suoi fratelli e di una terza persona. Non è stato specificato di quale fratello si trattasse. Uno, Ibrahim, era tra i kamikaze che si è fatto saltare in aria cinque giorni fa nella capitale francese. Un altro, Mohammed, è stato arrestato ma poi liberato perché risultava estraneo ai fatti. Ieri ha lanciato un appello a Salah affinché si arrenda e costituisca alla polizia.

La droga ricorre nella ricostruzione delle biografie dei killer. I membri del commando di Parigi potrebbero aver assunto il Captagon, un’anfetamina molto amata dai kamikaze perché elimina la sensazione di paura. L'ipotesi circola sui media francesi dopo il ritrovamento di siringhe e tubi di plastica nelle camere di un residence a Alfortville, affittate dal terrorista super-ricercato Salah Abdeslam.

Quasi sconosciuto in Occidente, il Captagon - droga sintetica il cui componente principale è la fenitillina - è molto diffuso in Medio Oriente, in particolare in Arabia Saudita, dove nell'ultimo anno sono state sequestrate oltre 22 milioni di pillole. Il suo costo non è alto: in Libano, ad esempio, viene venduto a pochi cent mentre nel Golfo si arriva anche a 20 dollari.

Dopo lo scoppio della guerra, la Siria e' diventata il crocevia del mercato della “pillola dell'orrore”, sempre piu' usata dai jihadisti dell'Isis ma anche dagli islamisti di al-Nusra e dai ribelli anti-Assad. Lo stesso killer tunisino, Seifeddine Rezgui, aveva assunto il Captagon prima di fare strage di turisti nella spiaggia di Sousse. Anche alcuni giovani protagonisti delle Primavere Arabe hanno confessato di aver ricevuto l'anfetamina dagli organizzatori delle manifestazioni.

L'effetto principale del Captagon è una specia di euforia, uno stato di “grazia” in cui non si avverte né dolore né paura. «Dà l'impressione alla persona che la assume di essere onnipotente, il “re del mondo”», spiega il neurobiologo Jean-Pol Tassin sul magazine Sciences et Avenir.

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