Brexit, l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, non è più solo una questione economica. Non è solo la volontà di rimanere lontani dalla burocrazia di Bruxelles con la propria sterlina in nome di una sentita specificità . Un sondaggio realizzato in esclusiva per The Independent all'indomani degli attentati di Parigi mostra che, per la prima volta, la maggioranza dei britannici è a favore della Brexit.
Secondo i risultati del rilevamento (l'Independent pubblica un sondaggio su questi temi su base mensile), per la prima volta i favorevoli all'uscita dalla Ue superano quota 50%, attestandosi al 52% contro il 48% di chi vuole restare in Europa. Negli ultimi due sondaggi, condotti a giugno-luglio e settembre, i favorevoli alla permanenza nella Ue erano sempre stati in vantaggio con quote del 55% per giugno e luglio e del 53% a settembre in vista del referendum che il premier britannico, David Cameron, si è impegnato a convocare entro la fine del 2017.
Secondo un’analista di Moody che oggi parla al Telegraph, «l'economia ricca e diversificata» del Regno Unito potrebbe funzionare anche fuori dall'Unione. Difficilmente il rating della Gran Bretagna pagherebbe un'eventuale uscita del Paese dall'Ue. Anche l'incertezza che seguirebbe questa decisione, spiega l'analista, sarebbe negativa per la crescita ma di breve durata se Londra negoziasse rapidamente nuovi accordi commerciali.
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