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L’AEREO MILITARE

Sukhoi Su-24, ecco come è fatto il jet russo abbattuto dalla Turchia

Concepito come bombardiere tattico per missioni a quote basse, il Sukhoi Su-24 è un bireattore supersonico sviluppato in Unione Sovietica, dall' Okb (Opytnoye Konstruktorskoye Buro cioà ufficio tecnico per la progettazione sperimentale) Sukhoi sul finire degli anni Sessanta. Il suo primo volo avvenne, infatti, nel 1967, mentre l'aviazione dell'Urss, la famosa Vvs, Voyenno-Vozdushnye Sily, lo fece entrare in servizio nel 1974 ed è ancora attivo presso l'aeronautica della federazione russa e anche di altri paesi (compreso l'Iran). È stato costruito in oltre 1.400 esemplari ed è stato impiegato in numerosi conflitti: dalla guerra sovietica in Afghanistan a quella cecena.

Battezzato Fencer secondo il nome in codice Nato, fu soprannominato, per la sua forma spigolosa, “valigia” (in russo Cemodan). Le ali sono a geometria variabile ed è spinto da due motori turbofan Ljil'ka Al-21 F con post-bruciatore capaci di una spinta di 76 kN che diventano 110 con l'afterburner in azione. Lungo 24,65 metri, vanta un apertura alare di 17 metri e un peso massimo al decollo di oltre 43 tonnellate. La velocità massima è pari a mach 1.35 (oltre 1.600 km/h), gli 11.000 kg di carburante permettono un'autonomia di circa 2.800 chilometri mentre la quota di tangenza massima è pari a 11.500 metri.
Il carico bellico è composto da bombe a caduta libera per un totale di otto tonnellate. Può essere dotato di armi nucleari tattiche ed è equipaggiato con missili aria-aria e aria-superficie.

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